Crescere lib(e)ri a Villa Fernandes

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“Crescere lib(e)ri”: un laboratorio di lettura per educare alla pluriculturalità

Ha preso il via il 25 settembre il progetto “Crescere lib(e)ri”, nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile, destinato ai bambini da 0 a 6 anni e alle loro famiglie. Promosso da Tells Italy, vi prendono parte i piccoli alunni delle scuole dell’infanzia e contribuiscono alla sua realizzazione le librerie porticesi, alcuni centri educativi e varie associazioni del territorio.

UN LABORATORIO PER I LETTORI

Enzo Salomone a Crescere lib(e)ri

Un gruppo di volontari, sotto la guida del noto attore Enzo Salomone, ha partecipato al mattino ad un primo incontro laboratoriale per la lettura animata, per apprendere le tecniche di base per una lettura espressiva. Enzo Salomone in modo divertente e costruttivo ha aiutato i volontari ad esercitarsi per affinare l’espressività nella lettura, dando suggerimenti utili a catturare l’attenzione dei piccoli. È stata una mattinata coinvolgente, tutti i lettori si sono messi in gioco e hanno apprezzato enormemente gli accorgimenti e i consigli dell’attore.

 

 

Al pomeriggio si è tenuto il primo laboratorio esterno destinato alle famiglie.

MARCELLO, MA TU PARLI ARABO?

Il laboratorio, dal titolo “Marcello, ma tu parli arabo?” ha coinvolto diverse decine di famiglie, che hanno letteralmente invaso il giardino di Villa Fernandes.

Antonella Renzullo, presidentessa di Tells Italy, ha introdotto il laboratorio e illustrato brevemente il progetto di lettura che accompagnerà i bambini per tutto l’anno scolastico, coinvolgendo non solo le scuole, ma anche luoghi esterni e periferie cittadine, perché i libri, che aiutano a crescere liberi, raggiungano tutti i bambini e tutte le famiglie.

crescere liberi a villa fernandes

Alessandra Amorello, docente di arabo, ha letto ai presenti alcune pagine tratte dal suo libro “Marcello, il cammello acquarello”, una delicata storia scritta in arabo e italiano, illustrata dall’autrice stessa, in cui si narrano le peripezie di un cammello che si sente diverso e migra dall’Egitto a Roma.

Quindi ai bambini è stato mostrato su un mappamondo colorato il viaggio compiuto dal cammello: la rotta rimanda alle attuali migrazioni e la favola aiuta a veicolare un messaggio di inclusione e di accettazione della diversità.

Insieme alla Amorello ha preso parte al laboratorio la professoressa Souzane Fatayer, di origine palestinese, mediatrice interculturale, interprete di arabo, collaboratrice linguistica presso le Università di Macerata e L’Orientale di Napoli, già insignita nel 2003 del premio “Donna dell’anno” dal Comune di Napoli e nel 2005 del premio “Donna per la pace e i diritti umani” dalla Regione Campania.

Souzane ha letto gli stessi passi in arabo, incuriosendo i bambini con i suoni della sua lingua e aiutando con un’eccellente trasposizione mimica alla comprensione del testo.

A ogni bambino è stato poi chiesto di tradurre in disegno ciò che la storia gli aveva ispirato firmandolo col suo nome trascritto in arabo con l’aiuto delle due docenti.

L’idea che abbiamo perseguito è il concetto di segno e disegno di munariana memoria, in un’ottica pluriculturale.

In questa occasione, infatti, oltre ai suoni anche il segno grafico è servito a dare il senso della diversità tra la scrittura araba e quella occidentale, e dell’assoluta pari dignità delle culture.

Il messaggio di rispetto per la diversità veicolato dai bambini raggiunge anche le famiglie che insieme a loro hanno preso parte all’attività.

IL PROGETTO CONTINUA…

L’obiettivo finale è anche quello di proporre ai genitori di mettersi in gioco, diventare loro stessi lettori per i loro figli e magari anche lettori volontari per altri bambini, ma soprattutto che imparino tutti ad apprezzare il valore dei libri.

Iniziative successive del progetto coinvolgeranno l’intero territorio, con il proposito di aumentare la disponibilità dei libri per tutti i bambini.

Il progetto è stato inserito nell’ambito delle iniziative connesse al Festival dello Sviluppo sostenibile, collegandosi sia all’obiettivo di lottare contro la povertà educativa, sia a quelli finalizzati a generare un’istruzione di qualità e far crescere comunità inclusive.

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