Così un bene confiscato può dare futuro. Verbumcaudo avamposto del nuovo lavoro di comunità
di cooperativaverbumcaudo
“Ogni anno dalla provincia di Caltanissetta vanno via circa 2000 abitanti, un numero enorme che corrisponde all’intera popolazione di Resuttano (piccolo centro del nisseno)”. Luca Li Vecchi, presidente della Cooperativa Verbumcaudo, snocciola i numeri dello spopolamento che accomuna i tantissimi piccoli comuni del Meridione, una problematica a cui Luca insieme ad altri dieci giovani della cooperativa sociale agricola non si è rassegnato.
È proprio dal Feudo Verbumcaudo che i giovani del territorio vogliono partire per dare una risposta all’emigrazione e all’esigenza di lavoro che le comunità del Vallone e delle basse Madonie chiedono. Qui, su una superficie di 150 ettari di terreno in biologico con vigneto, uliveto, cereali e parte di un’antico baglio, è nato il progetto di comunità e di economia civile che, puntando allo sviluppo dell’intera area e alla promozione umana attraverso attività agricole, commerciali e di servizi, è finalizzato all’inserimento lavorativo. “Vogliamo essere protagonisti del nostro territorio, senza abbandonarlo, e siamo convinti che con il nostro impegno e le nostre idee possiamo dare molto alla nostra comunità”, spiega Luca.
Le attività della cooperativa sono dedicate all’agricoltura biologica e sostenibile, alla promozione sociale e delle produzioni di eccellenza, ma si vuole dar vita anche iniziative di educazione alla legalità attraverso il coinvolgimento dei più giovani in laboratori didattici e in nuove attività volte a allo sviluppo socio-economico del territorio.
La prima annata agraria sta volgendo al termine: dopo l’afosa estate che ha visto il feudo protagonista di un’importante trebbiatura, con la produzione di grano e legumi, e la raccolta del pomodoro Siccagno, un prodotto d’eccellenza coltivato senza apporto d’acqua e raccolto a mano, nelle prossime settimane prenderà avvio la vendemmia nel vigneto dedicato a Placido Rizzotto. In una porzione del fondo, dal 2014, l’IRVO – Istituto Regionale Vite Olivo della Regione Sicilia porta avanti un’attività di ricerca volta ad approfondire le conoscenze su varietà poco diffuse e di cui si conosce poco dal punto di vista scientifico, soprattutto negli ambienti di media collina: a Verbumcaudo si trova infatti una delle 3 banche del germoplasma della regione per il patrimonio viticolo siciliano dove sono state piantate circa trenta varietà di piante che, oltre all’attività di ricerca, garantiscono la conservazione della biodiversità.
Un processo di crescita che è già partito e che grazie al sostegno di Fondazione CON IL SUD e Fondazione Peppino Vismara, nell’ambito di un’iniziativa realizzata da Consorzio Agrietica in partenariato con i comuni di Polizzi Generosa e Valledolmo, Confcooperative Sicilia, Consorzio Madonita Legalità e Sviluppo e Cresm – Centro ricerche economiche e sociali per il Meridione, in questi mesi comincia a cogliere i frutti di un lungo impegno e di una programmazione destinata ad avere un impatto profondo in un’area marginale della Sicilia.
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