Le azioni del progetto: potenziare, fare rete, prevenire
di associazionethamaia
L’approccio sistemico del nostro progetto può essere sintetizzato attraverso tre assi d’intervento:
- Potenziare l’accoglienza e il supporto alle donne che subiscono violenza;
- Implementare il lavoro della Rete antiviolenza;
- Prevenire la violenza maschile sulle donne educando le nuove generazioni alle differenze di genere.
ACCOGLIENZA
Le azioni:
- Prolungare da 16 a 25 ore settimanali l’apertura del Centro antiviolenza Thamaia;
- Attivare e coordinare 4 sportelli: ad Adrano, a Paternò, presso il Centro Astalli e l’UICI di Catania;
- Potenziare lo Sportello Lavoro di Thamaia;
- Promuovere una rete dedicata all’inserimento lavorativo delle donne attraverso la collaborazione e la consulenza di Confcooperative Sicilia e Acli Service Catania;
- Organizzare corsi di orientamento al lavoro e di formazione professionale con l’attivazione di 5 tirocini in azienda;
- Assegnare 6 “doti di autonomia” per spese legate all’abitazione e alla conciliazione vita-lavoro;
RETE ANTIVIOLENZA
Le azioni:
- Avviare il tavolo tecnico sulla violenza perinatale presso il Policlinico “G. Rodolico – San Marco” di Catania;
- Attivare il tavolo tecnico presso il Centro UICI di Catania per individuare le principali cause di violenza verso donne con disabilità;
- Organizzare 3 cicli formativi di 30 ore rivolti a operatrici e operatori della Rete al fine di accrescerne la capacità di riconoscere e affrontare le situazioni di violenza maschile sulle donne;
- Coordinare 3 cicli formativi per 60 giornalisti, con l’ausilio e l’accreditamento dell’Ordine siciliano di categoria, per orientare a una comunicazione più efficace, non lesiva e scevra da pregiudizi e stereotipi di genere, su tematiche quali i femminicidi e violenza maschile sulle donne, secondo quanto previsto dalla Convenzione di Istanbul;
- Ampliare con l’ingresso di nuovi partner la Rete antiviolenza della Città metropolitana di Catania promossa e coordinata dall’Associazione Thamaia;
SCUOLA
Le azioni:
- Realizzare laboratori esperienziali rivolti a insegnanti, educatori ed educatrici, al fine di fornire loro metodi e strumenti per rendere i percorsi formativi ed educativi privi di stereotipi di genere e favorire dunque modelli di comportamento fondati sul rispetto reciproco, la comprensione e la valorizzazione della differenza fra i sessi;
- Organizzare laboratori dedicati ai genitori per favorire la consapevolezza della presenza nella cultura di stereotipi del femminile e del maschile così da favorire percorsi di crescita, di autonomia e di consapevolezza della propria identità scevri da condizionamenti culturali di genere.
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