Utilità Marginale, numeri di grande impatto al termine del percorso
di Fondazione Div.ergo-Onlus
Il 30 giugno scorso si è concluso il progetto di agricoltura sociale Utilità Marginale, promosso da Fondazione Div.ergo-ONLUS di Lecce e sostenuto da Fondazione con il Sud ed Enelcuore onlus.
Un percorso partito ad ottobre 2018 ed inizialmente di due anni, prolungato di ulteriori 8 mesi a causa dell’impatto del COVID-19.
Come da cronoprogramma, al termine del periodo, Sara Lab, partner del progetto ha redatto il rapporto di monitoraggio finale, per poter meglio analizzare gli impatti e gli esiti di quanto messo in campo in questi mesi.
I risultati
Tale lavoro di ricerca a cura del Prof. Enrico Ciavolino, della Dott.ssa Paola Pasca e del
Dott. Matteo Zaterini ha evidenziato che “dall’analisi descrittiva e dai dati (qualitativi e quantitativi) raccolti emerge un quadro complessivo di elevata qualità e partecipazione, di notevole impatto/presenza sul territorio, nonché di crescita e sviluppo globale del progetto. L’impatto sociale ed economico sul territorio riguarda non solo l’entità dei terreni recuperati e utilizzati per l’agricoltura sociale, i prodotti, la loro diffusione, adozione e consumo, ma anche la cura e la coltivazione di relazioni, nate e cresciute in linea con gli iniziali obiettivi del progetto.
Degna di nota è la flessibilità della Fondazione Div.ergo-ONLUS ed dei partner nel reagire
alla situazione pandemica, trasponendo eventi in modalità online o creando contributi nuovi
ma garantendo, al contempo, la continuità lavorativa e delle attività ai destinatari diretti del
progetto. A dispetto delle circostante, questa capacità e sinergia hanno contribuito a mantenere
elevata la qualità dei risultati raggiunti“.
Le interviste ai destinatari
Da segnalare, in particolare, la sezione dedicata alla raccolta ed elaborazione dati sulla percezione dei destinatari rispetto alle attività di cui sono stati partecipi. Quello che si è rafforzato è il senso del “noi” e di appartenenza al progetto, oltre che le competenze tecniche-operative per i 10 giovani con disabilità, così come evidenziato dal grafico wordcloud.
“I giovani coinvolti nel progetto dimostrano di avere una opportuna conoscenza delle attività
svolte, della loro finalità e del posizionamento all’interno del processo generale di coltivazione,
raccolta e vendita dei micro-ortaggi.
La soddisfazione nei confronti delle attività è molto elevata, anche grazie al supporto e all’accompagnamento degli operatori.
Non sono state segnalate criticità nei confronti di nessun aspetto del tirocinio. I giovani con disabilità coinvolti dimostrano di avere piena dimestichezza dei processi e delle conoscenze specifiche apprese durante lo svolgimento del progetto”.
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