Ci siamo! Benvenuti nella vostra nuova casa

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Chi ben comincia è a metà dell’opera. E che opera! Quella di aiutare alcuni nuclei familiari che vivono in condizioni di estremo disagio abitativo, tra le serre della Fascia trasformata, a trovare un nuovo alloggio confortevole. La prima famiglia ha già lasciato la vecchia casa dove abitava: le immagini parlano da sole. Ma noi vogliamo parlare di azioni generative e guardare avanti, quindi, perché reperire abitazioni dignitose non è semplice. Un mix di difficoltà ‘tecniche’ e di ritrosie non rendono semplice il nostro lavoro, ma è certo che non ci fermeremo. Il progetto Trasformare la Fascia Trasformata ci permette di offrire un aiuto economico alle famiglie che necessitano di un nuovo alloggio e garanzie per i locatari, con compartecipazione crescente. La famiglia che si è già trasferita nella casa presa in affitto a Marina di Acate è numerosa, con diversi minori. Spazi adeguati e confortevoli ora permettono anche di avere ‘luoghi’ per lo studio dei ragazzi. Ciò che riscontriamo ormai da anni è proprio l’assenza di spazi per lo studio che, unita a una serie di problematiche legate ai trasporti e alle necessità di fare ricorso al lavoro dei minori, spesso non consente ai bambini e ai ragazzi di andare a scuola. Proprio il sostegno per l’accesso ai servizi educativi e d’istruzione è uno dei bisogni che abbiamo riscontrato maggiormente. In questi due primi mesi in cui, con una decina di operatori dell’Area 1 che si occupa di Sociale e Housing First, siamo impegnati attivamente sul territorio, abbiamo già preso in carico cinque famiglie, per un totale di circa venti persone. I bisogni sono tanti: dalla necessità di fare ricorso ai servizi sanitari a quella di essere orientati e anche accompagnati nel seguire l’iter di alcune pratiche burocratiche indispensabili per residenza, permesso di soggiorno, cure sanitarie. L’assenza di un sistema di trasporto pubblico rende molto difficile potere raggiungere le sedi in cui si può accedere ai servizi, peraltro totalmente assenti nella fascia costiera. E così TFT prova a ‘ricucire’ il territorio, intervenendo nelle situazioni di maggiore fragilità promuovendo nuove prassi e lavorando in rete con le amministrazioni e gli enti locali.

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