SVEGLIAMO LA DORMIENTE. PRESENTATO IL PROGETTO PER LA CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITA’ DEL TABURNO CAMPOSAURO
di wwfsannio
E’ stato presentato questa mattina nel corso della conferenza stampa ospitata dalla sede dell’Ente Parco “Svegliamo la Dormiente”, progetto per la conservazione della biodiversità dell’area del massiccio del Taburno Camposauro sostenuto da Fondazione con il Sud e promosso dall’Associazione WWF Sannio (soggetto responsabile) in partenariato con Ente Parco Regionale del Taburno – Camposauro (organismo di gestione dell’area protetta in cui si svolgerà il progetto, come richiesto dal bando), Achab Med Srl, ASOIM onlus, associazione “Terra e Radici”, associazione “Giardino Oltremodo Botanico onlus”, associazione “Gramigna organizzazione di volontariato”, associazione “Lutria snc Wildlife Research and Consulting”, Regione Campania – Direzione Generale per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e Università degli Studi di Napoli Federico II – Dipartimento di Agraria.
Al tavolo dei relatori il presidente dell’Ente Parco Costantino Caturano; Salvatore Apuzzo, UOD “Ufficio Centrale Foreste e Caccia” Regione Campania; GiampaoloParente, UOD “Servizio Territoriale Provinciale di Benevento” Regione Campania; CamilloCampolongo, presidente Associazione WWF Sannio; ed Erasmo Mortaruolo, consigliere regionale e vicepresidente della Commissione Agricoltura della Campania.
“Si tratta di un progetto sicuramente ambizioso e molto fattivo che l’Ente Parco porterà avanti per i prossimi tre anni assieme a WWF ed agli altri partner. Un momento importante – ha spiegato il presidente dell’Ente Parco Costantino Caturano – perché l’obiettivo è quello di creare sinergie con tutti gli stakeholder del territorio per rivitalizzare e riqualificare la nostra area protetta. Le azioni che verranno messe in campo sono volte proprio a fare sì che non solo le scolaresche ma tutti i fruitori della nostra area protetta si rendano conto che c’è di bisogno di tutelarla, valorizzarla e mettere in capo una serie di buone prassi affinché non venga considerata solo come un luogo a sé stante ma bensì come un qualcosa da vivere”.
“L’obiettivo principale del progetto – ha sottolineato Camillo Campolongo di WWF Sannio – è incentrato sulla conservazione della biodiversità. Siamo già partiti con il monitoraggio di flora e fauna e faremo degli interventi orientati alla tutela della biodiversità studiando la presenza delle specie e lo stato degli habitat naturali. Sono previste anche delle azioni di coinvolgimento delle scuole, delle associazioni e delle organizzazioni professionali, ed il tutto dovrà essere portato alla fruizione dei visitatori del Parco. Speriamo di dare a tutto questo continuità, anche dopo i tre anni del progetto, lasciando quanto avremo realizzato in adozione ai soggetti presenti sul territorio“.
“La comunicazione – queste le parole di Carlo Furno di AchabMed – seguirà i due filoni degli obiettivi progettuali. E quindi svelare con la “l” ed ossia infomare su quelle che sono le iniziative che verranno via via implementate; e svegliare con la “g” per risvegliare le coscienze con spot emozionali ed una comunicazione che vuole coinvolgere gli utenti su quelli che sono i motivi ispiratori del progetto, dalla conservazione alla sana fruizione ed alla partecipazione. E’ online il sito web www.svegliamoladormiente.net e sono attivi la Pagina Facebook e l’account Instagram del progetto. Il tutto pensato in maniera interattiva con il form “contribuisci con un’idea” pensato per ascoltare e raccogliere suggerimenti da chiunque voglia contribuire alla rinascita del Taburno Camposauro“.
“Dobbiamo cominciare a puntare – l’appello del consigliere regionale Erasmo Mortaruolo – su di un ente importante come il Parco del Taburno soprattutto per i Comuni di quest’area e ringrazio Costantino Caturano che ha dato in maniera celere inizio a questo processo. Noi siamo qui, ed il nostro impegno è in favore di progetti come quello che viene presentato oggi e dobbiamo continuare su questa strada. Io credo che in un momento come questo, da parte della Pubblica Amministrazione tutta, debbano esserci concrete azioni di facilitazione verso la concertazione e la messa a sistema di tutte quelle forze che insistono su di un territorio perché oggi senza il Terzo Settore la Pubblica Amministrazione potrebbe davvero fare poco”.
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