AVVIATA L’AZIONE DI MONITORAGGIO DEI MAMMIFERI DI INTERESSE CONSERVAZIONISTICO

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Nei mesi di giugno e luglio 2019 è stata avviata l’azione relativa al monitoraggio dei mammiferi di interesse conservazionistico legati alle foreste.

L’azione, condotta dagli esperti teriologi del partner LUTRIA snc, prevede lo studio della presenza e distribuzione di due gruppi di mammiferi in particolare, i chirotteri (cioè i pipistrelli) e i Carnivori.

Le tecniche di studio comprendono per i chirotteri i rilevamenti bioacustici e le catture temporanee, e per i mammiferi terrestri il fototrappolaggio. Nel corso dell’estate ed autunno 2019 sarà implementata un’indagine pilota per quanto concerne il fototrappolaggio con l’allestimento di 10 stazioni di ripresa video-fotografica nel parco. Tre stazioni sono state già allestite sul Camposauro e nella porzione settentrionale del Taburno, scegliendo tre tipologie forestali diverse: la faggeta, la cerreta ed il bosco misto mesofilo. Le stazioni resteranno attive in campo per un minimo di due mesi.

Nei prossimi giorni si procederà con l’allestimento degli altri siti mentre i controlli avverranno a partire da settembre. Lo studio completo verrà invece implementato nel 2020 con l’allestimento di 50 stazioni di fotovideotrappolaggio in tutto il parco e nei due siti Natura 2000 (zone di conservazione speciale ZSC) che al parco regionale si sovrappongono.

In merito ai chirotteri, mammiferi volanti di grande importanza conservazionistica, le informazioni che sono state ottenute nella prima sessione di rilevamento, sono soddisfacenti, soprattutto alla luce del fatto che l’indagine è di carattere preliminare. In questa prima fase dello studio sono state reperite ed integrate informazioni pregresse e del tutto inedite, relative ai chirotteri geograficamente riferiti all’area del Taburno e Camposauro.

Le metodologie di studio adottate finora, hanno previsto una prima sessione di campionamento bioacustico, mediante bat detector, uno strumento in grado di rilevare gli ultrasuoni emessi dai pipistrelli durante le attività notturne e di convertire gli stessi in suoni udibili. Questa fase di campionamento notturno è stata effettuata negli habitat più rappresentativi del Parco, ed in corso d’opera sono stati effettuati anche dei rilievi presso alcuni siti ipogei segnalati nel territorio.

Attraverso queste indagini preliminari sono state rilevate ben 13 specie di chirotteri.

Da qui all’inizio dell’autunno saranno effettuate ulteriori sessioni di campo, utilizzando anche altre metodologie di studio, e questo permetterà di ottenere maggiori informazioni in merito alla chirotterofauna del Parco.

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