Epass è come l’Isola che non c’è, ma esiste e sta a Bisceglie
di luigialfonso
C’è un posto a Bisceglie, in Puglia, dove se non puoi permetterti una visita medica specialistica perché il tuo reddito è basso e il costo inciderebbe troppo sul tuo bilancio familiare, puoi aprire la porta azzurra di piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa, parlare con il personale di accettazione, prenotare ed effettuare la suddetta visita medica senza alcun costo. C’è un posto dove, se stai passando un brutto momento e tutto ti sembra difficile e ti incute paura, puoi aprire la porta a vetri di piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa, parlare con il personale di accoglienza e fissare un appuntamento con uno psicologo. C’è un posto dove, se hai prenotato una visita medica ma questa devi effettuarla a 80 chilometri dalla tua città e tu sei anziano e proprio non sai come andarci, puoi accedere alla stessa visita a due passi da casa tua. E ancora, c’è un posto dove, se hai difficoltà nella tua relazione di coppia oppure se vivi tutta la tua vita con un continuo senso di angoscia, oppure il medico di base ti ha prescritto un’ecografia alla tiroide o un semplice controllo cardiologico ma tu non arrivi a fine mese e dal dottore non ci puoi andare, puoi entrare e trovare personale di accoglienza e personale sanitario che gratuitamente potrà aiutarti.
Ecco, c’è un posto a Bisceglie, in Puglia, che è più posti in uno. Si chiama Epass. È il poliambulatorio “Il buon Samaritano”, che si trova nella piazza cittadina dedicata al generale Dalla Chiesa. È il Consultorio familiare, che si trova a pochi passi e al quale si accede dal numero 12 della stessa piazza. E anche lo spazio Open (un centro per le relazioni, la socialità, l’invecchiamento attivo e l’incontro tra le generazioni), l’Auditorium per le conferenze e la convivialità, le sale per le attività di sensibilizzazione e prevenzione.
Un luogo, insomma, dove si onora e promuove la centralità dell’Uomo inteso come “persona”, ossia un “essere in relazione”. Fornendo a ciascuno, senza discriminazioni, l’opportunità di prendersi cura di sé. È un’associazione che mira ad elevare il senso e la cultura della vita, ad accrescere il ben-essere di ciascuno con se stesso e con gli altri, mediante pratiche inclusive di tipo solidaristico, contribuendo in tal modo alla costruzione della società come comunità di persone interagenti in vista del bene comune.
Epass è una casa che si fonda sul volontariato di decine e decine di persone che donano tempo e professionalità, ognuno secondo le proprie capacità e competenze: medici, psicologi, psicoterapeuti, mediatori familiari e culturali, infermieri, Oss, addetti all’amministrazione e all’accettazione. Persone che sono le fondamenta di un posto che è come l’isola che non c’è. Solo che questo esiste e, con i propri servizi, aiuta, sostiene e si mette accanto a migliaia di persone ogni anno.
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