A.D.I.F.A, le persone con disabilità e le loro famiglie al centro del progetto

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«L’A.DI.FA., che sta per associazione disabili e famigliari, nasce a San Giovanni in Fiore nel cosentino con l’obiettivo di dare risposta concreta a bisogni delle famiglie di persone con disabilità nel territorio che spesso non hanno punti di riferimento nella sanità regionale. Puntiamo ad attivare interventi sperimentali creare occasioni d’incontro, scambio, conoscenza, condivisione e dialogo in grado di coinvolgere le realtà del territorio attraverso proposte che sappiano creare le condizioni ideali per la costruzione di relazioni positive», spiega il presidente Francesco Talerico.

L’arte, le escursioni, le feste di Natale e Pasqua e l’estate condivisa: sono state occasioni di inclusione sociale e di sensibilizzazione dell’importanza di rendere membri attivi della comunità le persone disabili che l’associazione A.DI.FA organizza ogni anno, coinvolgendo in progetti concreti e di varia natura semplici cittadini, istituzioni, scuole, oratori, associazioni, gruppi informali, biblioteche. Oltre alle decine di volontari che collaborano. «In questi momenti poniamo l’accento non sulla condizione di disagio della persona con disabilità, ma sulla ricerca da perseguire tutti insieme di un benessere comune. Proponiamo infatti esperienze partecipative – ricorda Talerico -: dall’organizzazione di momenti d’intrattenimento e socializzanti alla realizzazione di progetti comuni dove ogni partecipante può sperimentarsi in un ruolo attivo».

Le azioni sociali di A.DI.FA. hanno  senso  «solo  se  generano  un  cambiamento, che deve essere positivo e misurabile. Questo  cambiamento  di  prospettiva richiede, da parte nostra,  senza  dubbio una forte conoscenza  delle disabilità e dei contesti in cui le persone vivono per affrontarli al meglio e soddisfare i desideri dei beneficiari, quindi quando progettiamo un qualsiasi intervento sociale, investiamo molto nel coinvolgimento degli enti pubblici – come i servizio sociali, ma anche quelli sanitari -, e delle associazioni come la nostra magari radicate in una zona in particolare e specializzata in un servizio specifico, per comprendere al meglio gli obiettivi da raggiungere  e  far sì che l’esito  dei  progetti sia  più impattante», conclude Francesco Talerico.

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