A Monterosso Almo l’Avis coinvolge la comunità
di gilda sciortino
“Donare sangue è donare vita”. Un assunto per i volontari dell’ Avis Comunale di Monterosso Almo, in provincia di Ragusa, dove si registra il dato più alto di tutta Italia rispetto alla cultura del dono. Diciamo pure al primo posto in tutta Europa.
«Ragusa, il dato è certo, copre il 55 % del fabbisogno siciliano. Solo l’anno scorso – afferma il presidente, Salvatore Iacono – abbiamo raccolto 660 sacche di sangue e plasma. Siamo uno dei dodici comuni della provincia di Ragusa che conferisce quanto donato all’Unità di Raccolta centrale, continuando ad assicurare la soddisfazione di tutti i bisogni trasfusionali della nostra ASP e quelli assegnati della programmazione regionale. Siamo orgogliosi di avere confermato ancora una volta un risultato straordinario: 44.431 donazioni, con un incremento pari a + 638 unità rispetto al 2021 e 26.837 soci, dei quali 195 in più dell’anno precedente».
Più che un Comune, Monterosso si può definire una comunità con 2.500 abitanti, che ha nel Dna la capacità di sapere andare incontro a chi ha bisogno. Una realtà, l’Avis di Monterosso Almo, in continuo fermento.
«Abbiamo le consuete giornate di raccolta del sangue insieme a quelle per gli Ecg, gli Elettrocardiogrammi. Stiamo in questo momento organizzando visite mediche di prevenzione, in collaborazione con la Lilt, che vanno dai controlli senologici a quelli per la prostata, dai pap test agli esami delle feci. Li rivolgiamo non solo ai nostri soci donatori, ma a tutti i cittadini perché la salute deve essere garantita a tutti. Ad aprile, infatti, si svolgeranno i cinque incontri annuali previsti sul benessere fisico e non solo».
Pasqua, poi, servirà per sostenere ulteriori iniziative. Il ricavato della vendita di gustose uova di cioccolato, infatti, servirà a finanziare anche tornei di calcetto, acquistando i palloni o i cappellini per i ragazzi del Grest. Senza dimenticare l’attività di Alternanza Scuola Lavoro che quest’anno coinvolge quattro studenti del liceo scientifico di Ragusa.
«A Monterosso abbiamo solo la primaria e la media – dice ancora il presidente dell’Avis locale -, infatti gli studi i nostri ragazzi li vanno a fare a Ragusa o più lontano ancora. Nonostante la loro giovanissima età, i nostri bambini sanno già di cosa parliamo quando affrontiamo il tema della donazione del sangue. A noi piace ulteriormente perché, grazie a loro, entriamo in contatto con i genitori e i parenti. È un viaggio che si compie insiene e che porta sempre molto lontano».
Un punto di riferimento, dunque, l’Avis presieduta da Salvatore Iacono, anche perché riesce sempre a coinvolgere a 360 gradi chiunque.
«È una grande soddisfazione vedere che, quando organizziamo qualcosa, quasi tutti partecipano. Siamo una piccola comunità, ma sappiamo di riuscire a fare tanto se restiamo uniti. Ci possiamo dire veramente fortunati a non avere grossi problemi all’interno del nostro territorio. L’unico è lo spopolamento che vede andare via le nostre migliori energie. Speriamo che questo trend possa invertirsi e fare in modo che molti ritornino, facendo diventare la nostra comunità sempre più numerosa. Anche perché Monterosso Almo è un Comune che la solidarietà la sente e la vive ogni giorno. Del resto, i risultati parlano da soli molto chiaramente».