Ad Alcamo le Pubbliche Assistenze vanno al passo col bisogno

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Bimbi al passo

Offrire un servizio che unisce sanitario e sociale rispondendo in maniera completa alle esigenze del territorio non è facile, ma c’è quando questa fusione si realizza e i risultati fanno la differenza. Andando, per esempio, a rispondere a esigenze di rispetto e, perchè no, tutela dell’ambiente.

Questo accade ad Alcamo, in provincia di Trapani, grazie alle Pubbliche Assistenze che da marzo hanno avviato il Pedibus, servizio che accompagna all’entrata e all’uscita della scuola 25 bambini di quarta e quinta elementare.

Il soccorso

«Abbiamo proposto questo servizio alla nostra amministrazione – spiega il presidente delle Pubbliche Assistenze di Alcamo, Giuseppe Lipari –  per evitare di utilizzare il pullman, che peraltro non è per nulla ecologico. Abbiamo 6 operatori all’entrata e 6 all’uscita da scuola e il servizio lo dividiamo quasi a metà con la Croce Rossa. I bambini ci danno tanta energia e noi offriamo loro sicurezza. Senza contare il risparmio di trasporto e per l’ambiente”.

L’attenzione per il prossimo si sostanzia nella cura e nell’attenzione per la persona. Con il Pedibus le Pubbliche assistenze lo dimostrano, ma questi principi li mettono in atto anche quando diventano il filtro tra l’utenza e la sanità pubblica.

«Facciamo accoglienza all’Asl dando indicazioni sugli ambulatori, i giorni di ricevimento, su quali sono i medici disponibili. Un servizio partito durante la Pandemia – prosegue Lipari – che si è mantenuto perché abbiamo capito che le persone si sentono meglio quando hanno chi si dedica a loro anche solo per un’informazione. Ovviamente siamo sul territorio con tanti altri servizi, come il trasporto degli emodializzati, mille all’anno, e i TSO. Abbiamo anche un servizio di ambulanza H24 perché l’intervento immediato, lo sappiamo tutti, può decidere il destino di una persona. La nostra postazione è fuori dall’Ospedale civico “Santo Spirito” di Alcamo, quindi visibili con tutti i nostri mezzi. Quando 20 anni fa decisi di costituire questa associazione, volevo che fosse proprio come tutti abbiamo contribuito a farla diventare, visibile e attenta alle esigenze delle persone che hanno bisogno».

Quotidiano e per nulla facile l’impegno al quale sono chiamati i volontari delle Pubbliche assistenze di Alcamo, che non si tirano indietro in nessuna occasione, neanche quando si tratta di intervenire per monitorare i rischi incendi, idrogeologici e idraulici. Come in inverno, quando il fiume è in piena e attraversare il ponte non ancora definito che collega Alcamo e Castellammare può far passare qualche brutto quarto d’ora.

Operativi

In estate, invece, c’è il problema della sicurezza sulle spiagge.

«Alcamo ha un litorale abbastanza lungo, circa 14 km da Balestrate a Castellammare, e senza sorveglianza sanitaria. Qualche anno fa, nella spiaggia libera c’erano 18 torrette e 3 ambulanza; nell’ultimo anno solo 2 torrette e nessuna ambulanza. Abbiamo proposto al Comune di ripristinare almeno qualche mezzo di soccorso, anche perché ci sono dei punti in cui il mare crea mulinelli che mettono a rischio l’incolumità dei bagnanti. Poiché il comandante della Polizia Municipale è anche il presidente della Protezione Civile, crediamo che ci sia la sensibilità giusta per provvedere».

Ma perché si decide di fare volontariato in un’associazione come la vostra?

«Da noi il più giovane sta per compiere 17 anni, mentre il più anziano ne ha circa 70. Credo che si faccia questa scelta per il desiderio di aiutare gli altri. È bello quando riceviamo un sorriso o sappiamo che la persona che abbiamo soccorso si è salvata grazie a noi. Una soddisfazione che non ha pari».

 

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