L’associazione Emmanuel progetta e costruisce inclusione sociale
di lucacereda
«C’è più gioia nel dare che nel ricevere». Questa frase è scolpita nei cuori e nei gesti di decine di migliaia di italiani che compiono azioni di volontariato. La sottolinea anche Elena Giordano, responsabile ufficio progettazione sociale dell’associazione Emmanuel Odv, nata nel 2015 in Calabria a Montalto Uffugo.
Tra le prime e principali attività dell’associazione c’è il doposcuola, «rivolto – spiega Giordano – agli alunni di ogni ordine e grado di scuola, appartenenti a famiglie disagiate. Il nostro servizio è anche vissuto, oltre che come uno spazio per i compiti, come luogo di opportunità, dedito alla crescita e allo sviluppo delle relazioni tra i ragazzi e all’accompagnamento e al sostegno per tutte le famiglie». Emmanuel Odv è iscritta anche al Registro Nazionale dell’ASL e nel 2018 ha chiuso una convenzione con l’Istituto Professionale “Nitti” di Cosenza, in modo da offrire un percorso formativo di alternanza scuola-lavoro – con moduli teorici e pratici sul ruolo dell’operatore sociale, sulla comunicazione verbale e non verbale e sul contributo che le attività ludiche e ricreative possono offrire in ambito sociale – agli studenti: «Un modo per avvicinarli al mondo del terzo settore, spiegando loro che questa è anche una possibilità lavorativa», aggiunge la responsabile ufficio progettazione sociale dell’associazione Emmanuel. Impegno con i ragazzi si estende a tutta la collettività e sono tanti i convegni e seminari aperti a tutti che Emmanuel organizza nella sede dell’associazione sul femminicidio, bullismo e cyberbullismo, con la partecipazione della cittadinanza e dei giovani.
Emmanuel, dalla musica alle discipline Stem
Dal 2018 Emmanuel è entrata a far parte delle attività di co-progettazione per la stesura e realizzazione del Piano Sociale di Zona per il Distretto Socio-Sanitario n. 2 con il Comune di Rende capofila degli altri 8 Comuni partecipanti: «Il nostro compito è offrire un apporto in termini di analisi del disagio sociale e proposte per ridurlo, grazie alla nostra esperienza progettuale. Anche per questo, in un altro ambito, abbiamo realizzato un laboratorio musicale per ragazzi con svantaggiati socio-economici e anche a favore di chi ha una disabilità. A completamento delle attività di laboratorio musicale che organizziamo gratuitamente, i ragazzi si sono esibiti in diverse manifestazioni e concerti in città». La musica è un potente – e riconosciuto – linguaggio inclusivo e universale, per ridurre il disagio sociale dei giovani e per le pari opportunità dei portatori di disabilità.Lo sono anche – me è meno noto e sfruttato – le discipline Stem: «L’acronimo identifica quattro termini – spiega Elena Giordano -, ovvero Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica. In pratica si tratta di quattro ambiti disciplinari, accademici e lavorativi attraverso i quali è possibile contrastare gli stereotipi che vedono le donne scarsamente predisposte verso lo studio delle materie Stem. Noi abbiamo creato alcuni percorsi didattici a favore dei giovani con il 60% di partecipazione al femminile».
La formazione è uno dei cuori pulsanti delle attività dell’associazione Emmanuel, anche quando riguarda la progettazione sociale e d’impresa: «Emmanuel ha l’Ufficio Progetti Emmanuel ed è Ente accreditato Invitalia per bando Resto al Sud. Il fine è quello di formare, oltre ai volontari, i giovani con particolare attenzione per quelli che vivono nel disagio socio-economico, al fine di acquisire le competenze per poter partecipare a bandi per il loro inserimento lavorativo», conclude Elena Giordano che ufficio di progettazione lo dirige.
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