Casa Betania, dove la porta è sempre aperta alle donne in difficoltà e alle persone in povertà
di lucacereda
Nato 20 anni fa con il vangelo in mano, il servizio caritativo offerto da Casa Betania è uno dei più longevi nella città di Castrovillari. Nel 2002 dall’iniziativa di un gruppo di persone di buona volontà, desiderose di attuare il messaggio cristiano che invita ad occuparsi, con spirito di servizio, di ogni bisognoso che si trovi in situazioni difficili, è nata una delle realtà più importanti della città del Pollino che in poco tempo è diventata una porta sempre aperta ai bisogni dei più deboli. «Avevamo soltanto il desiderio di accogliere chi era in difficoltà» racconta Mirella Stabile, presidente dell’associazione e fondatrice di Casa Betania. In Via De Cardona, nel centro della città di Castrovillari, la provvidenza muove le fila del servizio quotidiano che decine di volontari da vent’anni offrono per chiunque bussi alla porta della mensa.
«Sono più di 15mila i pasti offerti in un anno dalle mani operose dei volontari e dei benefattori che sorreggono l’opera, mentre sono quasi venti ragazze accolte insieme ad alcuni minori. Un’azione di solidarietà animata dallo spirito evangelico che non si è fermata nell’anno della pandemia», spiega Stabile.
Durante la pandemia, non potendo più servire a tavola il classico pasto quotidiano per gli indigenti «abbiamo cucinato e realizzato cibo da asporto» ricorda la presidente Stabile, mensa che è stata trasformata temporaneamente in dormitorio per accogliere persone in difficoltà. Al posto dei pasti che non è più possibile fornire a causa delle restrizioni anticovid, si offrono buste di viveri o buoni spesa per le famiglie in difficoltà. Ma l’azione di vicinanza e sostegno ai poveri non si ferma al semplice pasto: «Il sostegno delle povertà del territorio che Casa Betania porta avanti si concretizzano, oltre che con la mensa, con l’aiuto di alcuni nuclei familiari con le bollette, l’acquisto di bombole, medicinali, sostenendo chi ha perso il lavoro e stiamo cercando di conoscere quelle famiglie che non sono mai andate a chiedere aiuto con l’arrivo del virus, ma che oggi hanno veramente bisogno». Casa Beatania è un punto di riferimento per la solidarietà del territorio, grazie alle sue volontarie, perché la regola è che nessuno di coloro che chiedono aiuto, vada via a mani vuote. «Chiunque bussa da noi ed ha effettivo bisogno continuerà a trovare una risposta – conclude Mirella Stabile – piccola o grande che sia questo non lo sappiamo, dipende da quello che la provvidenza ci manderà».
Infine ogni anno vengono accolte nell’ospitalità residenziale nelle strutture di Casa Beatania, donne in difficoltà, «in alcuni casi anche in gravidanza o con minori nati nel corso durante la permanenza a Casa Beatina. Tra loro ci sono vittime di violenza familiare, gravidanze non accettate dai familiari o con la pandemia mancanza di alloggio a causa della mancanza di lavoro. Da noi la porta per loro è sempre aperta», conclude Mirella Stabile, presidente dell’associazione e fondatrice di Casa Betania.
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