Auser di Paola, promotrice della rete di solidarietà e cultura

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Il Circolo Auser di Paola, cittadina affacciata sul Tirreno nel cosentino, è attiva sul territorio dal 1994 ed è un punto di riferimento per gli anziani e i loro famigliari, nonché un luogo dove avviene attivamente il dialogo intergenerazionale «viste le tante attività che promuoviamo anche insieme ai giovani», spiega il referente, Franco Melchioda. Che aggiunge: «Per noi è particolarmente importante il rapporto tra i nostri anziani e i nostri ragazzi perché riesce a trasferire ai giovani la ricchezza di esperienze e valori propri di una diversa età della quale è indispensabile conservarne la memoria». 

Nei suoi ormai 30 anni di lavoro, il circolo Auser ha sviluppato e consolidato uno stretto rapporto con il territorio, stipulando accordi di collaborazione con gli Enti Locali, con le scuole, con l’Università della Calabria, con il Conservatorio di Cosenza e con molte le Istituzioni che operano non soltanto nel territorio di Paola, ma in tutta la Regione Calabria.

Molte sono le attività realizzate, con l’obiettivo di soddisfare i bisogni del territorio «che spesso vengono disattesi dagli organi competenti e concorrere al benessere collettivo. In particolare, il nostro circolo Auser ha focalizzato il proprio operato nelle aree dell’assistenza alla persona, con l’intento di dare sostegno e aiuto agli anziani, dal punto di vista fisico, psicologico, relazionale e culturale, nonché alle fasce più deboli: anziani, donne, immigrati, disabili, indigenti». Rientra quindi in questo ambito il progetto “SanitÀmica”, frutto di un Protocollo  d’intesa siglato tra Auser di Paola, Auser di Amantea, e Asmev (associazione medici volontari) di Belmonte Calabro, che è finalizzato al rendere operativo di un ambulatorio medico specializzato in diversi ambiti che fornisce assistenza in particolare ai migranti e alle persone in difficoltà economica del territorio. 

Tra i molti progetti c’è anche «la Banca del Tempo- spiega il referente dell’User di Paola -, che è una banca a tutti gli effetti, con la differenza che in essa non si deposita denaro bensì tempo e disponibilità. Agisce come centro di scambio di attività, di servizi, di saperi, di competenze tra associazioni, enti, cittadini i quali offrono ciò che sono in grado di fare e ricevono ciò di cui hanno bisogno creando così delle relazioni basate sulla solidarietà e sulla socialità. Con la stessa impronta, un’altra nostra iniziativa è l’Auser Caffè Alzheimer, che propone ai nostri anziani una cultura dell’invecchiamento attivo, in grado di migliorare i livelli di energia psico-fisica della persona, prevenire malattie e riduzione dell’autosufficienza, favorire le relazioni e l’inclusione sociale, motivare alla solidarietà, al dialogo tra le generazioni, alla partecipazione alla vita democratica. I principali destinatari del progetto “Auser Caffè” sono i pazienti con demenza, ma anche  i loro caregiver, la cui funzione di aiuto comporta un carico assistenziale che destruttura gli equilibri familiari preesistenti».

Tra le iniziative proposte ci sono anche quelle culturali, come il Festival Radici e Ali, che ogni anno per sette giorni in estate da 2004 viene realizzato a Paola e con il tempo è diventato uno dei principali appuntamenti musicali e culturali della Calabria con la sua musica tradizionale ed etnica e l’esibizione di artisti provenienti da Argentina, Iraq, Grecia, Tunisia, Senegal, Palestina e Malta: «Attraverso gli eventi musicali ci si propone di diffondere un linguaggio comune tra i popoli di diversa cultura del Mediterraneo coinvolgendo il maggior numero possibile di cittadini italiani e di altri Paesi», conclude Melchioda.

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