Vosma Sassari, da un quarto di secolo impegnata nel soccorso a mare
di luigialfonso
L’associazione Vosma Onlus (Volontari soccorso a mare e tutela dei litorali) opera nel settore del salvamento a mare dal 1999. Inizialmente attraverso l’assidua presenza dei soci fondatori, legata alla pratica sportiva del surf da onda, nelle spiagge più esposte ai venti e alle mareggiate della provincia di Sassari, nelle quali sono state effettuate numerose operazioni di salvataggio di pericolanti, sia in arenili non sorvegliati sia dove era attivo ma inadeguato il servizio di salvamento. Successivamente, nel 1999, anno di costituzione della forma associativa e di primo incarico pubblico da parte della Protezione civile (divisione Salvamento a mare del Comune di Sassari), è stata ufficialmente istituita, con il principale scopo di tutelare la vita umana in ambiente costiero e balneare, quale Organizzazione di volontariato ed opera tutt’oggi continuativamente nel settore del salvamento a mare all’interno del sistema di protezione civile regionale e nazionale.
L’Associazione è impegnata nello svolgimento delle attività di tutela della vita umana nell’ambiente costiero e, più precisamente nei litorali del Nord Sardegna, fornendo il proprio supporto operativo ai Comandi della Guardia costiera territorialmente competenti. Persegue il progetto di uniformare i livelli di sicurezza balneare ai migliori e moderni standard internazionali di efficienza e tempestività, attraverso l’abbandono di tecniche obsolete di intervento e mettendo a servizio del pubblico l’esperienza e la grande acquaticità dei suoi 50 operatori volontari. Allo stesso tempo si incentiva, in modo sistematico e in diverse spiagge del Nord Sardegna (a duplice tutela degli operatori e dei pericolanti), l’impiego nel soccorso in mare delle tavole di salvataggio (rescue-board) quale adeguamento per il soccorso in mare delle tavole sportive da wave surf. Sin dal 2000, l’Associazione ha impiegato nei soccorsi più impegnativi le moto d’acqua (aquabike) opportunamente equipaggiate di barella galleggiante (life sled) e condotte da esperti piloti.
L’insieme delle tecniche sopra descritte e delle capacità affinate nel corso di anni di esperienza, ha consentito di risolvere positivamente una media di 30 emergenze a stagione nella sola e altrimenti pericolosa spiaggia di Porto Ferro, nel territorio di Sassari: una località balneare tristemente famosa, negli anni precedenti il 1998, per il gran numero di decessi dovuti ad annegamento.
L’Associazione, come da scopi statutari, ha inoltre una grande attenzione verso gli equilibri ambientali e si impegna da diversi anni nel far fronte alle esternalità che l’impatto antropico produce lungo i litorali, dovendo misurarsi talvolta con situazioni di vera e propria emergenza ecologica. Dalla sua costituzione, ogni anno, l’associazione si è impegnata collaborando con la pubblica amministrazione e la protezione civile del Nord Sardegna, garantendo così il servizio di salvamento a mare in un continuo percorso di crescita e formazione dei propri volontari, ampliando di conseguenza il parco mezzi e aggiornando le attrezzature.
Articolo di Luigi Alfonso, con la collaborazione di Luca Antonio Merella
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