Delfino Blu, quando l’ozio si trasforma in creatività
di luigialfonso
Quattordici anni tra creatività e ozio. In questa espressione possiamo dire che si racchiude buona parte dell’esperienza di questi anni di servizio ed impegno sociale. Dell’associazione “Delfino blu” di Trani, nata dalla volontà di alcuni giovani cittadini di porsi al servizio della collettività. Un impegno che prende spunto da alcune riflessioni proposte dal sociologo Domenico De Masi, nel saggio dal titolo “Ozio creativo”, in cui l’ozio è rappresentato come dimensione di quel tempo libero che sa farsi creatività e servizio. Così, gradualmente ,quelle che erano le discussioni sporadiche fatte attorno ad un tavolino di un bar durante le serate, sono diventate giorno dopo giorno un progetto di vita, di impegno sociale e culturale in grado di coinvolgere la popolazione locale.
In particolare, l’impegno dell’Associazione – oggi presieduta da Carmela Borgia – si è profuso nel percorso di recupero e riqualificazione di un importante sito naturalistico monumentale presente nel territorio di Trani e denominato Vasca di Boccadoro, che rappresenta per la città pugliese uno scrigno in cui sono custodite tradizioni rurali, culturali, ambientali e sociali. In un luogo, per giunta, che a tutti i costi andava preservato, custodito e rivalutato. È stato grazie a un bando dell’allora Ministero della Gioventù, “Giovani per i beni culturali” (vinto nel 2014), che abbiamo potuto dare vita a un vero e proprio percorso di rivalutazione del sito, riuscendo a coinvolgere i ragazzi dell’Associazione e la popolazione locale in un processo di riappropriazione e fruizione di un bene pubblico. Così, in diciotto mesi di attività e lavoro, l’area di Boccadoro dopo ben 40 anni di abbandono ha riavuto la dignità e funzione che la storia locale da sempre gli aveva conferito.
Grazie a tale esperienza sono nati altri percorsi progettuali che hanno permesso a “Delfino blu” di radicarsi sul territorio e promuovere il coinvolgimento in particolare delle giovani generazioni di volontari. In virtù dei percorsi progettuali l’Ozio Creativo, Ricicliamoci, Le città invisibili, è stato infatti possibile creare esperienze di crescita sociale culturale ed ambientale per il nostro territorio. Una crescita avuta soprattutto grazie alle molteplici reti che si sono create nel tempo con le realtà dell’area di Trani, realtà che accomunano tutti con gli stessi obiettivi.
C’è un proverbio che ormai è diventato il nostro motto di vita: “Se le formiche si mettono d’accordo, possono spostare un elefante”. Possiamo allora concludere dicendo che sono stati 14 anni passati all’insegna dell’impegno e del cambiamento, nella speranza che il seme gettato porti buoni frutti e che la creatività del tempo libero sappia trasformarsi in occasione di autentico cambiamento per tutto il territorio.
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