L’Istituto Per la Famiglia, un’esperienza di servizio a 360 gradi

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L’Istituto Per la Famiglia è un’associazione di volontariato, che si occupa principalmente di Protezione Civile e Servizio Civile costituita nel 1994 «per investire sulla persona e sulle risorse umane», spiega Luigi Leone, presidente  dell’Istituto Per la Famiglia opera su tutto il territorio nazionale attraverso oltre 450 sezioni zonali costituite tra cui quella calabrese di Ionadi nata 15 anni fa.

«Per noi la famiglia è la prima espressione di società, essa è il nucleo vitale della società ed in quanto tale ha bisogno di essere posta al centro del nostro interesse. È la famiglia il principale ente di formazione», aggiunge. 

La principale azione dell’Istituto – con i suoi 15 soci e una rete di 70 volontari sul territorio – prevede un primo aiuto dei bisogni primari delle famiglie in difficoltà ed un secondo che preveda il reinserimento delle persone disoccupati nel mondo del lavoro, «in questo il ruolo fondamentale della rete di cooperative e associazioni – spiega Leone -, perché riteniamo che l’aiuto debba avere come fine ultimo il recupero della dignità della persona umana attraverso la creazione, il consolidamento o il recupero di un posto di lavoro che dia il giusto supporto economico alla famiglia ed all’individuo».

Dal 2009 oltre 350 famiglie sono state supportate attraverso la distribuzione di pacchi alimentari, indumenti, scarpe e altri beni di prima necessità. Lo spirito di servizio al prossimo ha portato l’associazione alla creazione della cooperativa sociale Vibosalus, che offre servizi socio educativi per i ragazzi delle famiglie in difficoltà.

«L’azione dell’IPF non si limita alle famiglie, ma si estende verso ogni individuo che si trova o si viene a trovare in uno stato di bisogno, non tralasciando di promuovere attività di protezione e difesa dell’ambiente, interventi in situazioni di pubbliche calamità, eventi di comunicazione sociale, interventi socio sanitari in occasione della campagna vaccinazione Covid». Queste attività arrivano sempre dopo un percorso di formazione dei volontari. «Periodicamente si svolgono all’interno della struttura dell’Associazione, dei corsi di formazione e di aggiornamento per i volontari di protezione civile con l’obiettivo di formare sempre più volontari che possano dedicarsi al prossimo; si pensi ad esempio ai Campi Scuola “Anche io sono la Protezione Civile” organizzati nella stagione estiva per i ragazzi dagli 11 ai 17 anni o alle numerose sensibilizzazioni svoltesi in varie scuole di ogni ordine e grado in tutto il territorio vibonese».

Tra le altre esperienze avviate dall’Istituto c’è anche il progetto “Tabita” finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale – nell’ambito del Piano Azione Coesione “Giovani per il Sociale 2018”, che ha proprio come obiettivo fornire formazione, informazione, servizi e sbocchi occupazionali per giovani e in particolare per donne che hanno vissuto violenze. Con questo progetto si è dato vita ad un Atelier sociale dove sono state accolte donne vittime di violenza e di tratta, ma si sono tenuti anche corsi contro bullismo, cyber bullismo e nuove dipendenze ha organizzato varie iniziative “Extreme School Project” in collaborazione con l’associazione Albero della Vita e la partecipazione di oltre 1000 studenti.

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