Promozione Sociale e Solidarietà, una lunga storia di attenzione alle fragilità

di

Uno spettacolo organizzato dall'Associazione a Trani

Una lunga storia di attenzione alle fragilità. Così, in estrema sintesi, l’attività dell’associazione “Promozione Sociale e Solidarietà” di Trani. A dare origine a questa esperienza, il provvidenziale incontro tra due persone con provenienze culturali, sociali, formative e geografiche assolutamente diverse, avvenuto nella metà degli anni ‘90: Fortunato Ferrara e Don Mimmo De Toma.

I fondatori. Ferrara, napoletano, era entrato a 14 anni per la prima volta in carcere, da cui poi era entrato e uscito più volte collezionando 120 ordini di cattura, condanne per numerosi reati e qualche evasione. Scontati in tutto 31 anni di carcere, il suo destino è cambiato quando un magistrato, coadiuvato dal cappellano del carcere, gli ha dato fiducia concedendogli di partecipare ad una gita. Una fiducia che lui ha ripagato cambiando stile di vita.

Don Mimmo dal 1985 è parroco di Santa Maria del Pozzo, a Trani. Fin dall’inizio ha messo al centro del suo percorso pastorale i giovani e l’attenzione alle povertà, in particolare quella che definisce la più “invisibile” legata al disagio mentale.

La svolta. Nella seconda metà degli anni ’90 Fortunato, in affidamento ad un’Associazione di Trani, a sue spese ha accolto in un sottano un giovane senza fissa dimora e una donna che aveva bisogno di assistenza. Pian piano le accoglienze sono aumentate, così come l’impegno economico e la necessità di “capitale umano” che hanno spinto Fortunato a chiedere sostegno e aiuto. La porta di Don Mimmo è stata la prima ad aprirsi e accogliere questo progetto di servizio e solidarietà. È nata così nel 1995, all’interno della parrocchia, l’associazione di volontariato “Promozione Sociale e Solidarietà”. Dapprima è stata avviata una collaborazione con il locale Centro di Salute mentale, attraverso l’accoglienza in forma “comunitaria-familiare” e i primi laboratori pomeridiani destinati a pazienti che il Csm inviava all’associazione. Poi, nel 2000, un gruppo di giovani volontari ha dato vita ai primi progetti di integrazione, inclusione e riscatto sociale: quell’anno è nato “Il Giullare: il disagio che mette a disagio”, uno spettacolo teatrale molto apprezzato.

Fortunato ha poi avviato altri servizi, come la raccolta di indumenti usati porta a porta (che ha dato opportunità di lavoro anche agli ospiti della struttura di accoglienza), e poi ha continuato a reclutare persone che vivono in condizioni di povertà sociale e culturale.

I primi passi. Nel 2000 è stata posata la prima pietra del Centro Jobel, su un terreno donato dalla Parrocchia. Nel 2003 è stato inaugurato un progetto dedicato a bambini, giovani e ragazzi. Nel 2007 è stata fondata l’omonima cooperativa sociale che, con la Parrocchia e l’Associazione, porta avanti molteplici servizi, interventi e progetti per dare risposte a varie fragilità e promuovere cultura e attenzione sul territorio.

Una delle numerose attività con i bambini di Trani
Una delle numerose attività con i bambini di Trani

Il Centro Jobel. Oggi il Centro Jobel è: oratorio parrocchiale; Casa per la vita per adulti con problematiche psicosociali a basso livello assistenziale; Centro diurno socioeducativo e riabilitativo per persone con disabilità; Centro antiviolenza e antistalking (con sportelli a Trani e Bisceglie); Servizio di pronto intervento sociale; Dormitorio “Mons. Picchierri” per persone senza fissa dimora; Centro socioeducativo diurno per bambini con disagio sociale ed economico; Servizio di doposcuola per bambini; Marketico (centro per la promozione della cultura del consumo etico, ecologico e solidale); Compagnia teatrale “Il Giullare”, composta da attori con e senza disabilità.

Storia recente e futura. Nel 2020 l’Associazione ha coordinato il Piano Emergenza Sociale legato al primo lock-down, da marzo ad aprile, entrando così a far parte del Cec (Centro Emergenza Comunale) per raccordare gli interventi di una ventina di associazioni e offrire sostegno nel territorio a circa 10mila persone. In questo periodo sta coordinando l’accoglienza dei rifugiati ucraini.

Il prossimo 23 aprile sarà inaugurata la “Locanda del Giullare – il Ristorarte”, una trattoria in cui saranno impiegati 16 giovani-adulti con disabilità di Trani e Bisceglie.

Regioni

Ti potrebbe interessare

ConTeSto, a Trani e Bisceglie famiglie uniche e “a colori”

di

L’associazione ConTeSto, sin dalla sua nascita (era il 2014), è una comunità di famiglie di ragazzi e ragazze con neurodiversità, con sedi...

Xiao Yan, a Trani le Rondini che vòlano con i bambini

di

È iniziata il 6 giugno 1997 l’avventura di alcuni giovani cresciuti nel volontariato e nell’azione cattolica che, facendo della propria vocazione una...

Dopo di noi, con Pegaso a Bisceglie le persone con disabilità non sono sole

di

Seguire un giovane familiare con disabilità comporta impegno, dedizione ma anche preoccupazione per il futuro, soprattutto per i genitori. A volte ci...