La Sicilia tra i laboratori internazionali di politiche partecipative
di parliamentwatchitalia2
299 Comuni siciliani su 391 nel 2024 hanno avviato la macchina burocratica per spendere i fondi messi a disposizione dalla legge siciliana sulla democrazia partecipata, la norma che obbliga ogni anno i municipi dell’isola a finanziare, con un fondo complessivo di circa 4,5 milioni di euro, progetti proposti e scelti dai cittadini. Nell’ultimo anno, 250 Comuni hanno completato l’iter, stanziando oltre 2,7 milioni di euro per la realizzazione, tra le altre cose, di opere di street art, parchi urbani, dotazioni o laboratori scolastici, servizi sociali e/o assistenziali, manifestazioni culturali. E per la prima volta anche tutti i capoluoghi regionali si sono mossi per spendere i fondi a disposizione, dai 280 mila euro di Palermo, che saranno assegnati per il secondo anno di fila, ai 7000 euro di Agrigento, che per la prima volta, dopo sei anni di mancata spesa, esce dalla lista degli inadempienti.
I dati forniti dal progetto di monitoraggio civico “Spendiamoli Insieme” – che analizza dal 2021, con il sostegno di Fondazione Con il Sud, l’attuazione della democrazia partecipata in Sicilia – fotografano luci e ombre a dieci anni dall’approvazione della legge regionale (art. 6 della Legge Regionale 5/2014 e successive modifiche) che introduce l’obbligo di partecipazione civica per gli enti locali.
«Dieci anni di opere realizzate, incompiute, speranze, delusioni. Ma soprattutto dieci anni in cui i Siciliani hanno potuto sperimentare un nuovo diritto», sottolinea l’associazione Parliament Watch Italia, promotrice di “Spendiamoli Insieme” «il diritto di partecipare in prima persona alle politiche pubbliche, dai piccolissimi ai grandi centri urbani. In questo lasso di tempo la Sicilia, caso unico per numero di persone e istituzioni coinvolte, è stata un laboratorio di politiche partecipative tra i più interessanti ed estensivi a livello nazionale e internazionale. Adesso occorre mettere a frutto il patrimonio di dati e di esperienze raccolte per trasformarlo in correttivi e innovazioni che rafforzino e semplifichino il quadro normativo e lo rendano facilmente applicabile per cittadini, amministratori e funzionari».
Per farlo “Spendiamoli Insieme” ha invitato a Palermo, con il supporto dell’Onorevole Valentina Chinnici, deputata all’ARS del Partito Democratico, esperti e rappresentanti istituzionali di Unione Europea, Emilia Romagna, Puglia e Sicilia. Appuntamento giovedì 30 gennaio alle ore 16 nella Sala “Pio La Torre” dell’Assemblea Regionale Siciliana per l’incontro “Scriviamola Insieme – Per una legge siciliana sulla partecipazione.
Intervengono: Ângela Guimarães Pereira, direttrice del Centro di Competenza sulla Democrazia Partecipativa e Deliberativa della Commissione Europea; Giovanni Allegretti, già consulente ONU ed esperto internazionale di democrazia partecipativa del Centro Studi Sociali dell’Università di Coimbra (Portogallo); Giuseppe D’Avella e Francesco Saija, coordinatori di “Spendiamoli Insieme”; Valentina Chinnici, deputata ARS del Partito Democratico; Micaela Deriu, responsabile area Partecipazione della Regione Emilia Romagna; Anna Elisabetta Fauzzi, componente dell’Ufficio Partecipazione della Regione Puglia; Paolo Amenta di ANCI Sicilia; Matteo Cocchiara dell’Associazione Siciliana Amministratori Enti Locali; Domenico Venuti di Autonomie Locali Italiane. Sono stati invitati il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e il Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gaetano Galvagno.
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