Interrogazione in democrazia partecipata

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Aula Magna piena per “Interrogazione in democrazia partecipata”, l’incontro organizzato mercoledì 3 maggio dal Liceo Scienze Umane dell’Istituto “Sciascia – Fermi” di Sant’Agata di Militello in collaborazione con il progetto “Spendiamoli Insieme”, promosso dall’associazione Parliament Watch Italia e sostenuto da Fondazione Con il SUD e OSIFE.
40 studentesse e studenti delle classi 3A, 3B, 4B, 4D hanno incontrato gli amministratori dei Comuni in cui vivono per “interrogarli” sull’applicazione della legge regionale sulla democrazia partecipata che obbliga tutti i Comuni siciliani a coinvolgere la cittadinanza nella scelta delle azioni da realizzare con una parte, almeno il 2%, dei trasferimenti regionali annui. Per i 14 Comuni di residenza degli studenti – AcquedolciBroloCapri LeoneCaroniaCastell’UmbertoGalati MamertinoReitanoSan FratelloSan Marco d’AlunzioSant’Agata di MilitelloSant’Angelo di BroloSanto Stefano di CamastraTortoriciTusa – i fondi disponibili sono, in totale, circa 150.000 euro ogni anno.
Hanno risposto all’invito degli studenti sindaci, assessori, consiglieri comunali, funzionari e delegati di 9 Comuni su 14. Assenti Capri Leone, Castell’Umberto, Reitano, Tortorici e Tusa.

“La democrazia partecipata è uno strumento fondamentale per costruire una società più equa e giusta” ha detto in apertura la dirigente scolastica Maria Larissa Bollaci. “Questo strumento può essere ancora più efficace se si apre, come chiediamo in questo incontro, all’ascolto della voce dei più giovani. Permettere loro di partecipare significa migliorare la qualità e l’inclusività della nostra comunità locale”.

“Con Spendiamoli Insieme informiamo le cittadine e i cittadini della nostra Regione sull’esistenza stessa della legge sulla democrazia partecipata, ancora oggi poco conosciuta, perché offre opportunità di crescita civica e morale che non vanno assolutamente sprecate” ha aggiunto Giuseppe D’Avella, coordinatore del progetto. “Sul sito web www.spendiamolinsieme.it chiunque può vedere in tempo reale se e come, nel proprio territorio, è attuato il coinvolgimento della cittadinanza previsto dalla legge. È quello che hanno fatto con grande impegno e curiosità le studentesse e gli studenti coinvolti: hanno consultato i documenti ufficiali e sulla base delle ’informazioni disponibili abbiamo preparato, con il coordinamento delle professoresse Marcella Latino, Carolina Gaglione, Michela Capitti e Sara Amata, 14 relazioni, una per ciascun Comune, in cui indichiamo cosa funziona, cosa funziona meno e cosa è possibile fare per migliorare”.

È stato poi il momento di studentesse e studenti, con l’introduzione a cura dell’alunna Michelle Montagno.
A questo link sono disponibili le slide utilizzate per presentare le relazioni.

Un elemento ricorrente è stata la richiesta, rivolta a 11 Comuni su 14, di modificare il “Regolamento Comunale per la democrazia partecipata” con l’abbassamento a 15 anni dell’età minima prevista per partecipare ai processi. Prevedono già la partecipazione dei minorenni i Comuni di Brolo, Galati Mamertino e San Fratello. Agli altri 11 Comuni il progetto “Spendiamoli Insieme” ha proposto di adottare il modello di regolamento (disponibile all’interno di questo articolo), redatto in forma coerente alla normativa regionale e aperto alla partecipazione di chi non ha ancora compiuto i 18 anni.

Per Acquedolci hanno parlato l’alunno Ciro Portale e l’alunna Michelle Muschio. I problemi rilevati riguardano la mancata disponibilità del Regolamento e l’inattività del Comune dal 2020 al 2023. Ha replicato il vicesindaco Salvatore Ricca, che ha assicurato che il regolamento esiste, approvato nel 2017, e che sarà fornito agli studenti e a “Spendiamoli Insieme” ed eventualmente aggiornato, aggiungendo che Acquedolci si impegnerà già quest’anno per rilanciare i processi di democrazia partecipata.

Per Brolo la relazione è stata presentata dall’alunna Sophie Raimondo e dall’alunno Salvatore Pruiti. Brolo è un Comune “virtuoso” nell’applicazione della legge, con un solo “neo”: il contrasto tra Regolamento e avvisi per quel che riguarda la partecipazione dei minorenni. Il vicesindaco Carmelo Ziino ha garantito che sarà tutelata la previsione del Regolamento, che include anche chi non ha ancora compiuto i 18 anni.

Per Capri Leone, dove è in fase avanzata il processo 2023, sono intervenute le alunne Chiara Petrarca e Greta Armeli. “Il Comune dovrebbe fare di più per coinvolgere la cittadinanza dato che ogni anno arriva una sola proposta” hanno detto le studentesse, aggiungendo la richiesta di un aggiornamento del Regolamento riguardo l’età minima di partecipazione. Al Comune, che non ha partecipato all’incontro, sarà comunque inviato un report.

Le alunne Maria Pia Cuffari e Ludovica Crisci hanno presentato la situazione a Caronia, sottolineando che la modifica apportata nel 2022 al Regolamento è assolutamente sbagliata perché cancella la fase della votazione delle proposte da parte della cittadinanza.
“Torneremo alla votazione e apriremo i processi dai 15 anni in su” ha replicato la vicesindaca Santina Miragliotta, accogliendo la critica alla modifica di regolamento fatta dalle studentesse, che hanno anche segnalato la recente sanzione di 14.500 euro inflitta dalla Regione Siciliana per la mancata applicazione della legge nel 2020.

Per Castell’Umberto la relazione è stata curata dalle alunne Martina Magazzù e Michelle Manera: il Regolamento non è mai stato approvato, il processo 2023 non è iniziato, nel 2022 è stato pubblicato l’avviso ma non si riesce a stabilire se il processo è stato portato a termine, nel 2021 non è stato fatto nulla. Dopo le elezioni del 28 maggio, sarà contattata la nuova amministrazione per chiedere di approvare il Regolamento e di avviare il processo di partecipazione 2023.

La sesta relazione, sul Comune di Galati Mamertino, è stata affidata alle alunne Aurora Fazio e Kristel Carcione. “Tra quelli presi in considerazione, Galati Mamertino è un Comune virtuoso nell’applicazione della legge e speriamo possa continuare su questa strada.
Intanto aspettiamo entro il 30 giugno la pubblicazione dell’avviso 2023” la sintesi del loro intervento. Il sindaco Vincenzo Amadore ha garantito che i tempi saranno rispettati anche quest’anno.

L’alunno Matteo Bruno ha presentato la relazione sul Comune di Reitano. “Le notizie disponibili sono davvero poche. Nel 2023 è ancora tutto fermo. Nel 2022 è stato pubblicato l’avviso di apertura ma non sono disponibili altre informazioni. Nel 2021 nessuna notizia. E anche il regolamento, approvato nel 2017, è superato dalle modifiche della legge regionale e va quindi aggiornato, includendo noi minori di 18 anni”. Al Comune, che non ha partecipato all’incontro, sarà comunque inviato un report.

Gli alunni Giuseppe Versaci e Antonino Mirenda hanno esposto la situazione a San Fratello, chiedendo alla nuova amministrazione di chiarire lo svolgimento del processo di democrazia partecipata, che oggi sembra non permettere alla cittadinanza di presentare proposte ma soltanto di indicare un’area tematica per gli interventi da realizzare. L’assessora uscente Anna Calcò ha assicurato un impegno “da assessora o da semplice cittadina” per migliorare i processi.

La relazione su San Marco d’Alunzio è stata presentata dalle alunne Fabiola Saccone e Michelle Manera che hanno evidenziato la necessità di aggiornare il Regolamento Comunale, approvato nel 2017, e la mancanza di disponibilità di documenti e informazioni sufficienti per ricostruire i processi 2021, 2022 e 2023. Il consigliere comunale ed ex sindaco Dino Castrovinci ha assicurato che i processi si sono effettivamente svolti e conclusi. Sono intervenute, inoltre, anche la consigliera comunale Lucia Scuderi e la presidente della consulta giovanile Nicole Priola. Entrambe hanno sostenuto l’idea di aggiornare il Regolamento con l’abbassamento dell’età minima di partecipazione.

Le alunne Aurora Brunello e Fabiola Saccone hanno curato l’esposizione del lavoro di analisi su Sant’Agata di Militello. Anche qui le notizie sono davvero poche. Nel 2022 e nel 2023 il processo non risulta avviato. Nel 2021 fu una commissione e non la cittadinanza a scegliere i tre progetti finanziati. E anche il regolamento va aggiornato, perché è del 2017 e non permette ai minorenni di partecipare. “Accettiamo le bacchettate” ha risposto il sindaco uscente Bruno Mancuso “e mi impegno a fare del mio meglio per riavvicinare i giovani alla politica locale tramite lo strumento della democrazia partecipata”.

La relazione sul Comune di Sant’Angelo di Brolo è stata affidata all’alunna Giulia Bontempo che ha segnalato un calo della partecipazione. Nel 2020 sono stati più di 500 i votanti, nel 2022 meno della metà. Comunque, tra quelli presi in considerazione, Sant’Angelo di Brolo è un Comune virtuoso nell’applicazione della legge regionale. “Chiediamo però di abbassare da 18 a 15 anni l’età minima per partecipare”, ha concluso la studentessa. “La modifica sarà fatta”, ha assicurato l’assessora Maria Jose Menza.

L’intervento sul Comune di Santo Stefano di Camastra è stato curato dall’alunna Sonia Messina. “Con circa 22.000 euro ogni anno, il centro è il Comune con la più ampia disponibilità di fondi tra quelli presi in considerazione – ha spiegato – Il processo 2023 è in corso, si possono presentare proposte fino al 20 maggio quindi invitiamo a una partecipazione numerosa. Per il 2024 chiediamo all’amministrazione di modificare il Regolamento abbassando a 15 anni l’età minima, così da permettere anche a noi di prendere parte al processo nel nostro Comune”. Anche in questo caso risposta positiva da parte dell’ente locale, rappresentato dall’assessora Rita Torcivia.

L’alunna Carmelina Galati Rando ha presentato la relazione sul Comune di Tortorici, evidenziano che tra quelli presi in considerazione Tortorici è l’unico per cui su www.spendiamolinsieme.it non è disponibile nessuna informazione sui processi di democrazia partecipata. All’incontro erano presenti i rappresentanti dell’associazione “Giovani Oricensi” che chiederanno all’amministrazione in carica di fare i passi necessari verso una corretta applicazione della legge regionale.

L’ultima relazione, sul Comune di Tusa, è stata curata dall’alunno Albert Di Pollina. “Nel 2023 il processo non è stato avviato. Nel 2022 non risultano informazioni disponibili. Nel 2021 il processo risulta avviato ma non ci sono notizie sulla conclusione. Anche il Regolamento, approvato nel 2017, va aggiornato e al momento esclude la partecipazione dai 18 anni in giù”. Raggiunto telefonicamente prima dell’incontro, il vicesindaco uscente Angelo Tudisca, ha assicurato che i processi di democrazia partecipata a Tusa si svolgono con regolarità. I contatti proseguiranno per poter reperire e pubblicare i documenti ufficiali.

“Continueremo a monitorare insieme agli studenti e alle studentesse dell’Istituto Sciascia-Fermi l’attuazione della legge regionale nei 14 Comuni in cui risiedono e collaboreremo con i Comuni per l’approvazione di Regolamenti che permettano la partecipazione anche alle persone minorenni e per processi di democrazia partecipata sempre più efficaci e inclusivi” spiega il team di Spendiamoli Insieme. “Intanto possiamo dire di aver vissuto nell’Aula Magna della scuola una giornata di vera partecipazione, in un clima di reale collaborazione, resa speciale dal fatto che il merito maggiore è di 40 ragazze e ragazzi che hanno deciso di impegnarsi su un tema centrale per lo sviluppo della loro comunità”.

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