Arte e diritto al carcere Ucciardone

di

Parlare di di diritti e di discriminazioni dentro uno “spazio artistico”, accade in occasione di Spazio Acrobazie. Laboratorio di produzione e di riqualificazione attraverso la mediazione artistica, a cura di Elisa Fulco e Antonio Leone.

Un’idea che coltiviamo da un pò perché in fondo sono tanti i punti di contatto tra il diritto alla bellezza, anch’essa una forma di emancipazione, e la cultura della legalità, entrambe espressione di una cittadinanza attiva che si manifesta attraverso la capacità e la possibilità di scelta. Quindi siamo contenti di aver avviato all’interno del carcere Ucciardone questo primo ciclo di diritto, curato da Alessandra Sciurba, che è parte del gruppo misto che sta seguendo il workshop con l’artista Paolo Gonzato, che mette insieme operatori socio-sanitari, mondo culturale e artistico e docenti provenienti dai servizi sociali e da giurisprudenza. Il primo appuntamento si è tenuto sabato 18 marzo, tra gli ospiti Caterina Schiaccianoce, Aldo Schiavello, Tullio Prestileo, Clelia Bartoli.

 

Come ha raccontato Alessandra Sciurba, “si è ragionato insieme, anche attraverso un gioco iniziale, su cosa sono i diritti, come nascono, in cosa differiscono dai desideri, dalle concessioni, dai favori, su come originino quasi sempre da lotte condivise (incluse quelle portate avanti tramite azioni di disobbedienza civile, valutando come e perché esse siano diverse dai reati comuni). Abbiamo parlato di eguaglianza formale e di eguaglianza sostanziale, di diritti “di carta” e di diritti effettivi, facendo l’esempio concreto, grazie al dott. Prestileo, del diritto alla salute, formalmente universale e di fatto selettivo”. Devo dire che sono stata felice e stupita anche io del modo in cui tutti hanno partecipato, di come si sono ritrovati nelle riflessioni e di come si sono anche aperti rispetto al loro vissuto personale. Non ero affatto certa che avrebbe funzionato, ma, anche grazie a tutto lo straordinario lavoro fatto da voi prima di adesso, è stato veramente un momento bello”.

Unire mondi è un’arte, forse la più sottile e la più necessarie insieme al fare rete. Nessuno si salva da solo.

Regioni

Ti potrebbe interessare

L’arte di Paolo Gonzato all’Ucciardone

di

Proseguono i workshop al carcere Ucciardone di Palermo con l’artista Paolo Gonzato in occasione del progetto Spazio Acrobazie che coinvolge due carceri...

Gran finale per la rassegna “Esco all’aperto” al Malaspina

di

Si chiude con un grande applauso la proiezione del film The Truman show, con la presenza in sala di Christian Picciotto, la...

Spazio Acrobazie su Domus

di

“Umanizzare gli spazi del carcere”, questo il titolo dell’articolo appena uscito su Domus di dicembre, firmato da Elena Sommariva che ben restituisce...