Ri-Abitare San Berillo, per costruire da un quartiere una città inclusiva.
di tramediquartiere
Nell’antichità stabilire il luogo dove avveniva qualcosa era il primo passo per capire quel che era successo. Quindi ai tempi moderni scoprire il dove è il primo passo per capire il cosa fare!
Il progetto Sottosopra Abitare collaborativo, finanziato dal programma Social Housing di Fondazione Sud 2018, interviene in un contesto territoriale specifico caratterizzato sia da problemi sociali e urbanistici, sia da risorse culturali e pratiche spaziali che in questa sede proveremo ad analizzare. La sfida di questo progetto riguarda la possibilità di ricostruire una dimensione abitativa nel quartiere San Berillo, situato nel centro storico della città di Catania. La storia di questo quartiere risale al terremoto del 1693 che distrusse interamente la città di Catania e rese necessaria la sua totale ricostruzione. San Berillo si sviluppa dalla progressiva espansione di un nucleo urbano informale che si trovava al di fuori della città pianificata per ospitare quella popolazione rurale ed extra urbana che cercava spazio nel centro urbano dopo l’evento sismico. Nel corso dell’Ottocento diventa punto di riferimento per l’economia artigianale e commerciale della città e della provincia etnea continuando a mantenere la sua natura complessa e articolata, di quartiere popolare e informale, ma allo stesso tempo produttivo e dinamico. Negli anni ‘50 del Novecento a conclusione di un lungo dibattito sulla necessità di un piano di risanamento urbanistico, viene approvato il progetto di sventramento di San Berillo, con la conseguente demolizione di molti suoi caseggiati e il trasferimento di buona parte della popolazione abitante, delle attività economiche. Le conseguenze sociali e urbane del piano di risanamento e dei successivi tentativi di recupero urbanistico sono ancora oggi visibili nel centro storico di Catania. Il vecchio San Berillo rappresenta una area urbana marginalizzata nel cuore del centro storico monumentale e turistico della città. Una “periferia al centro” caratterizzata dall’abbandono e dal degrado fisico dei palazzi e delle case, ma anche espressione di diversità culturale e forme di relazione e di abitare che in modo informale nascono da situazioni diffuse di povertà e di vulnerabilità sociale. Il quartiere nonostante lo stato di abbandono delle strutture edilizie, genera spazi di socialità e di relazione, divenendo luogo abitato e utilizzato da sex workers, migranti, senzatetto, che nel tempo hanno rigenerato luoghi abbandonati in spazi di lavoro, e di prossimità all’interno dei vecchi palazzi del quartiere.
In questo contesto complesso e articolato si sviluppano le attività previste dal progetto SottoSopra che intende rimettere in funzione dal punto di vista abitativo uno dei tanti palazzi storici abbandonanti di San Berillo, che prende il nome dalla famiglia che lo costruì e lo abitò la famiglia De Gaetani. La possibilità di recuperare il palazzo storico nel quartiere San Berillo ha un duplice significato. La funzione di rigenerazione di una struttura abbandonata per rispondere ad una domanda di casa che nel contesto della città di Catania rappresenta ancora una delle questioni sociali più importati. A questo aspetto si lega l’avvio di un processo di attivazione e di relazione sociale che sia in grado di ricostruire all’interno del quartiere San Berillo una dimensione abitativa locale, che intervenga sulla sui problemi di marginalizzazione e di povertà agendo sulla coesione sociale e territoriale.
Il progetto intende sperimentare nel contesto di San Berillo sia un ingaggio culturale e relazionale dei soggetti che saranno ospitati dal servizio di housing temporaneo, coinvolgendoli nelle attività della caffetteria sociale e nella co-costruzione di eventi negli spazi pubblici del quartiere. Da un altro punto di vista si cercherà di abilitare pratiche e esperienze di relazione e di comunità presenti nel contesto ma deboli o compromesse da una rappresentazione che stigmatizza la loro informalità. In questo senso il progetto SottoSopra intende operare un cambiamento nel contesto di San Berillo avviando un processo abitativo che interviene sul problema della casa, sulle relazioni, sulle attività economiche e sull’uso pubblico degli spazi.
Ricostruire una dimensione abitativa a san Berillo significa lavorare sulle relazioni sociali, sulle prospettive di welfare di comunità, sul commercio di prossimità, come leve di azione per combattere i fenomeni di disuguaglianza e di marginalità presenti con forza nella città contemporanea. Significa riconnettersi ad una esperienza storica del quartiere, e ricostruire legami sociali lacerati.
Nel portare avanti questo lavoro intendiamo seguire la prospettiva descritta da Richard Sennet rispetto alla relazione tra abitare e costruire la città, in cui la costruzione e la creazione costituiscono una conseguenza dell’abitare: « l’attenzione e la cura dei luoghi intendono dimostrare che la gente ha preso pieno possesso dei luoghi che abita… Quando parliamo di un quartiere in ci sentiamo a casa pensiamo proprio a questo genere di operato, l’ambiente fisico sembra scaturire dal modo in cui abitiamo in un luogo e da chi siamo davvero».
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