Esigenze di mobilità degli anziani e difficoltà negli spostamenti in una delle zone più periferiche della Basilicata. Entra nel vivo il progetto “SMS Sostenibilità Mobilità Sociale”

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Quali sono le esigenze di mobilità degli anziani di una delle zone più “periferiche” della Basilicata? Come si spostano, che esigenze hanno e come giudicano il servizio di trasporto pubblico attualmente attivo?  Con un questionario a cui hanno risposto 267 over 60 è  entrato nel vivo il  progetto “SMS Sostenibilità Mobilità Sociale” sostenuto da Fondazione con il Sud (Bando Volontariato 2019) e che vede come capofila Auser Rivello (PZ) e la vasta rete lucana dei circoli Auser del territorio. L’area interessata dall’indagine è  il sud della Basilicata, la Val d’Agri, il Marmo Platano Melandro, l’area Metropolitana di Potenza, il Vulture.
Hanno risposto per la maggior parte donne (il 60,7%),  la fascia d’età più consistente  è quella che va dai 60 ai 74 anni. Gli over 80 sono il 12%. Il 68,5% non ha la patente.
Quasi il 60% degli intervistati ha necessità di spostarsi tutti i giorni, mentre il 23,6% ha dichiarato di spostarsi “qualche volta alla settimana”. Diverse le necessità espresse legate agli spostamenti, ragioni sanitarie soprattutto per effettuare visite e controlli medici, terapie, analisi e altro. Come ci si sposta? Con l’auto soprattutto, usa il treno il 4,5% e l’autobus il 12%. Spostamenti anche lunghi. Per il 33,3% degli intervistati si va oltre l’ora.
E come viene valutata la qualità del servizio pubblico di trasporto? Il voto è insufficiente soprattutto per la frequenza delle corse, la scelta degli orari, l’assistenza agli utenti, il servizio complessivamente non viene giudicato adeguato alle necessità dell’utenza costretta spesso a lunghe attese per cambi e coincidenze.
Le cose vanno un po’ meglio alla voce “accessibilità della biglietteria” e “puntualità”. Inoltre la durata dello spostamento è giudicata troppo lunga. Insufficiente anche il voto all’accessibilità per gli utenti con mobilità limitata che il 34,4% degli intervistati giudica del tutto inadeguata. Gli intervistati giudicano inoltre i viaggi molto poco confortevoli e il rapporto qualità prezzo non è competitivo. Anche la scarsità di informazioni sul servizio costituisce un grosso problema per chi usa il trasporto pubblico, altro problema evidenziato dagli utenti intervistati la scomodità delle fermate mal segnalate e a volte difficilmente raggiungibili.
Il progetto della durata di tre anni intende realizzare un servizio di trasporto sociale rivolto agli anziani e ai cittadini più fragili e soli  che risponda a uno dei principali bisogni percepiti dalla popolazione delle aree interne: la mobilità, come diritto e come elemento indispensabile per l’accesso ai servizi essenziali, alle attività ricreative e culturali,  ma anche fondamentale per contrastare il senso di isolamento e marginalità.

 

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