Da studenti a promotori: la peer education di Smob ridefinisce la mobilità nelle aule scolastiche

Nelle aule dell’Istituto Comprensivo di Strongoli, l’influenza positiva del progetto “SMob”, sostenuto da Fondazione con il Sud, si fa sentire trasformando l’approccio degli studenti al tema della mobilità sostenibile.

Le classi 2^A e 2^B, che contano complessivamente 27 alunni, sono state coinvolte attivamente in un percorso educativo che non solo introduce le regole della strada ma le integra con una maggiore coscienza ecologica e sociale.

Giada, una delle studentesse, condivide entusiasta la sua nuova prospettiva: “guardare all’ambiente e alla salute è certamente il motivo principale che mi avvicina all’uso della bicicletta” evidenziando come il progetto Smob abbia aperto i suoi occhi su possibilità prima inesplorate. L’adozione della bicicletta, sottolinea, non solo le permetterà una maggiore indipendenza, ma libererà tempo prezioso per sua madre, rafforzando l’idea che la mobilità sostenibile possa migliorare complessivamente la qualità della vita familiare.

Matteo, un altro studente, riflette sulle abitudini stagionali del suo paese: “nel mio paese si fa un grande uso della bicicletta nel periodo estivo ma non si utilizza la bici nel periodo invernale.” La sua scoperta sui tempi di percorrenza ridotti usando la bicicletta per il tragitto casa-scuola dimostra un potenziale inesplorato per una pratica più eco-compatibile durante tutto l’anno. Matteo, guardando la sua città con occhi nuovi, aggiunge: “a volte lasciare l’auto e fare una camminata ci permette di vedere la nostra città sotto una luce diversa, di apprezzare quei dettagli che prima ci sfuggivano. (…) in bicicletta, ci sentiamo parte della città, esploriamo percorsi nuovi che ci portano a conoscere nuove persone.”

Attraverso testimonianze dirette come quelle di Giada e Matteo, si evidenzia un percorso di apprendimento vivo e dinamico, che porta gli studenti a riconsiderare le proprie abitudini di mobilità. Questo approccio si allinea perfettamente con gli obiettivi di sostenibilità ambientale, promuovendo un cambiamento di comportamento che va oltre la semplice conoscenza teorica, per tradursi in azioni concrete.

Le lezioni di educazione stradale proposte dal progetto Smob non sono tuttavia confinate ai confini della pura teoria; esse si immergono nelle dinamiche pratiche del vissuto quotidiano, adottando una strategia pedagogica incentrata sulla peer education. Quest’approccio innalza gli studenti non solo a discenti, ma a dei veri e propri disseminatori di conoscenza, a nuovi ambasciatori della mobilità sostenibile.

Attraverso l’esperienza diretta e l’apprendimento reciproco, i ragazzi si trasformano infatti in formatori dei propri coetanei, esportando le nozioni apprese ben oltre la soglia della classe. La sostenibilità diviene così un linguaggio comune, una pratica condivisa che rafforza la rete sociale e culturale tra pari, tessendo un nuova  trama di consapevolezza collettiva.

L’innovazione didattica introdotta dal progetto Smob nell’Istituto Comprensivo di Strongoli rappresenta un modello replicabile in altre realtà scolastiche, dimostrando come l’educazione alla mobilità sostenibile possa giocare un ruolo chiave nella formazione di cittadini consapevoli e responsabili, pronti ad abbracciare le sfide della sostenibilità in modo creativo e proattivo.

Con ogni pedalata e passo avanti, gli studenti di Strongoli stanno costruendo un futuro più verde per sé stessi e per la loro comunità, sottolineando l’importanza vitale di progetti come Smob nella creazione di un tessuto sociale più attento all’ambiente, alle persone fragili, alla salute collettiva.