Torna libero il Gheppio salvato dal WWF Caltanissetta nell’ambito del progetto S.I.V.A.N.N.
di wwfsiciliacentrale
E’ tornato libero nel suo ambiente naturale il bellissimo falco Gheppio che era stato recuperato, a seguito di segnalazione, dalle Guardie volontarie del WWF. In particolare il piccolo falco era stato notato in difficoltà del brigadiere dei carabinieri Gerardo Raso il quale, fuori servizio, aveva provveduto al recupero e ad avvisare subito dopo il WWF.
Le Guardie volontarie si sono così occupate delle prime cure provvedendo inoltre a organizzare il trasferimento presso il Centro Provinciale di Recupero Fauna selvatica e Tartarughe marine di Agrigento . Un piccolo “viaggio” per il Gheppio che è arrivato con tutte le precauzioni del caso fino a Cattolica Eraclea dove ha sede il Centro gestito dall’associazione ambientalista “Caretta Caretta”. Si tratta, come è noto, di una struttura autorizzata dalla Regione Siciliana nel 2006 “con il compito di soccorrere, curare, riabilitare e ove possibile, rilasciare in natura la fauna selvatica e tartarughe marine in difficoltà” (DECRETO 10 novembre 2006).
Pian piano il Gheppio ha ripreso il volo grazie alle cure del Centro e del vice presidente dell’Associazione che ne cura le gestione, Diego Valenti, che da anni si occupa di tutela della fauna selvatica. Prima, però, si è dovuta curare la frattura dell’ala che aveva reso il gheppio inabile al volo. Di rimettere in sesto l’arto se ne è subito occupato il veterinario responsabile del Centro e in tal maniera l’animale ha potuto affrontare e superate un periodo di ricovero.
In ultimo è arrivato il trasferimento all’interno di un’ampia voliera ove è avvenuta la riabilitazione grazie agli opportuni interventi di tipo gestionale, clinico e comportamentale. Lo scopo era quello di restituire al falco l’integrità fisica (tonicità muscolare) e comportamentale (istinto predatorio, comportamento alimentare, ecc.) del rapace.
Il salvataggio del Gheppio è stato reso possibile grazie al Progetto SI.V.A.N.N. (Sistema di Vigilanza delle Aree Naturali Nissene) – finanziato dalla Fondazione CON IL SUD – che si prefigge di mettere in campo azioni tendenti a riaffermare la legalità ambientale concorrendo al perseguimento delle finalità generali di tutela della biodiversità e del patrimonio naturale.
I Centri Recupero Fauna svolgono un’azione importantissima ai fini della tutela di una specifica componente della biodiversità, la fauna selvatica. La Sicilia, grazie alla varietà di ambienti naturali e alle diverse condizioni microclimatiche, possiede una elevatissima biodiversità contrastata, però, da una forte e costante attività antropica; ciò è causa del manifestarsi di problematiche sociali e ambientali tipiche delle aree più avanzate che cercano di conciliare istanze economiche con quelle ecologiche.
Con la legge regionale n. 33 del 1997 “Norme per la protezione, la tutela e l´incremento della fauna selvatica e per la regolamentazione del prelievo venatorio ” e con successivi regolamenti sono state definite regole e strumenti operativi per la tutela delle specie animali selvatiche; in particolare, si prevede che i Centri recupero siano autorizzati, previo possesso di strutture idonee, a svolgere attività di pronto soccorso, degenza e riabilitazione degli animali selvatici tutelati dalla legge quadro n. 157 del 1992, “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio” .
I Centri recupero rappresentano, quindi, un importante luogo in cui la biodiversità viene salvaguardata, monitorata e studiata.
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