INAUGURAZIONE DELLO SPORTELLO DEL CAV PRESSO LA CASA DELLE DONNE DEL MEDITERRANEO
di giraffaonlus
È un nuovo inizio per le donne vittime di violenza. Si chiama “Second Life” ed è il progetto nell’ambito del quale è stato inaugurato a Bari, nella Casa delle donne del Mediterraneo, uno sportello per offrire aiuto e sostegno, il primo passo di un ambizioso cammino che coinvolge una rete di soggetti guidati da G.I.R.A.F.F.A. Onlus.
“Second Life” si propone di offrire alle donne una seconda opportunità, una “seconda vita” appunto, focalizzandosi sull’importanza di raggiungere l’autonomia economica.
Il progetto si impegna a rafforzare le azioni del centro antiviolenza “Paola Labriola” gestito dall’APS G.I.R.A.F.F.A., al fine di aiutare un numero sempre maggiore di donne vittime di violenza maschile a recuperare la propria autostima.
Inoltre, mira a intraprendere un percorso innovativo che affronti la violenza economica e favorisca l’inserimento socio-lavorativo delle donne coinvolte.
È un progetto necessario e la cronaca quotidiana lo dice chiaramente. Insomma, i numeri parlano chiaro: le richieste di aiuto sono in costante aumento. Solo nel primo semestre del 2023, il Centro Antiviolenza (CAV) G.I.R.A.F.F.A. ha ricevuto ben 45 chiamate e ha seguito altrettanti casi. Le donne che si sono rivolte al CAV hanno in media 43 anni, e circa la metà di loro ha figli. Essere in grado di rendersi indipendenti dal punto di vista economico, vuol dire uscire dal circolo della violenza.
Per questo il processo coinvolge anche il sistema imprenditoriale territoriale, identificando le aziende disposte a fornire opportunità di lavoro e certificandole successivamente con un bollino etico.
Il progetto “Second Life” vuole promuovere anche un cambiamento culturale, la condivisione di modalità di accoglienza e linguaggio comuni e l’implementazione di un protocollo che definisca una procedura di azioni condivise.
L’inaugurazione dello sportello del CAV “Paola Labriola” presso la Casa delle Donne del mediterraneo a Bari
Lo sportello del CAV “Paola Labriola” nella Casa delle donne del Mediterraneo a Bari rappresenta un luogo di salvezza e rinascita, a cui le donne possono rivolgersi con serenità per denunciare la situazione intollerabile in cui si trovano. G.I.R.A.F.F.A. onlus guida il progetto, collaborando con partner importanti come l’Azienda Ospedaliera universitaria Policlinico di Bari, il Comune di Bari, diverse istituzioni scolastiche, la Regione Puglia-Garante dei Diritti del Minore e altre organizzazioni che si occupano di ricerca e sostegno.
Maria Pia Vigilante, avvocata e presidente di G.I.R.A.F.F.A., sottolinea l’importanza del nuovo sportello nel fornire risposte immediate alle donne che desiderano sfuggire alla violenza maschile e nel supportarle dal punto di vista psicologico e legale. L’obiettivo è superare le barriere culturali che molte donne affrontano, poiché queste hanno conseguenze dirette sull’occupazione e sui minori. Il progetto mira a inserire le donne nel mercato del lavoro, non solo perché l’esperienza dimostra che una maggiore partecipazione femminile al lavoro incrementa il PIL, ma soprattutto perché promuovere l’uguaglianza di genere significa sostenere l’uguaglianza stessa e, di conseguenza, ridurre la violenza, che spesso ha le sue radici nella disparità tra uomini e donne. “Second Life” si occupa anche dei minori, attraverso il progetto “Giada”, per contrastare la cosiddetta violenza assistita, quella che ricade sui figli delle vittime di violenza di genere; l’associazione Idee APS, partner di “Second Life”, si prende cura dei bambini che non possono frequentare l’asilo, così da consentire alle madri di inserirsi in modo stabile nel mondo del lavoro.
Uljana Gazidede, presidente della Casa delle donne del Mediterraneo, afferma che l’apertura dello sportello di ascolto rappresenta un punto di riferimento per le donne in difficoltà, offrendo loro un luogo sicuro dove trovare supporto e accoglienza superando anche le barriere culturali e religiose.
Secondo il procuratore aggiunto Ciro Angelillis, che ha presenziato all’inaugurazione, l’apertura di un nuovo sportello CAV è motivo di festa per tutti, poiché questi centri svolgono un ruolo fondamentale nel contrastare la violenza sulle donne, considerata una patologia sociale prima ancora che una questione criminale. Il presidio territoriale dei centri è essenziale perché consente alle donne di gestire situazioni critiche all’interno delle loro famiglie e di ricevere assistenza di ogni tipo in modo immediato. Simbolicamente, richiama anche la società civile ad assumere un ruolo attivo nella lotta contro la violenza di genere, anziché limitarsi a manifestare indignazione solo in occasione di episodi efferati.
Il progetto e l’inaugurazione: uno step fondamentale nella lotta alla violenza di genere
“Second Life” potenzia i servizi del CAV e introduce modalità innovative, come il teatro e un progetto fotografico sulla violenza economica, per contrastare la violenza, in particolare quella domestica. Fondazione con il Sud ha confermato il proprio impegno sui temi della violenza sulle donne e ha evidenziato l’importanza del progetto “Second Life” nel raggiungere le donne vittime di violenza e i minori attraverso l’arte. L’inserimento lavorativo rappresenta un elemento cruciale per offrire un supporto concreto alle donne vittime di violenza, non solo perché un maggior coinvolgimento femminile nel lavoro contribuisce all’aumento del PIL, ma soprattutto perché promuovere la parità di genere significa sostenere l’uguaglianza e, di conseguenza, ridurre la violenza.
La giornata dell’inaugurazione è stata un successo da tutti i punti di vista: per la partecipazione gioiosa e autentica di partner, istituzioni e di cittadini e cittadine, e per il felice avvio di questo importante progetto che vuole rappresentare un primo step verso un cambiamento culturale della nostra società attuale.
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