Intervista progetto SARA – Gelsomina Salvia
di differenzadonna
Come operatrice del Centro Antiviolenza Aretusa ho partecipato all’organizzazione prima e allo svolgimento poi delle Sessioni informative sulla salute di tutte le donne dal titolo “Come prendersi cura di sé” tenutesi presso il Distretto Sanitario di Sala Consilina in tre diverse giornate, ognuna delle quali ha visto la trattazione di diverse tematiche relative alla salute delle donne: la necessità di effettuare screening rispetto alle patologie femminili, informazioni e approfondimenti sulla salute sessuale e riproduttiva delle donne, e norme di igiene alimentare.
Diversi sono stati i contributi dei numerosi specialisti che hanno partecipato come relatori alle tre giornate informative, apportando nozioni scientifiche alternandole con le loro esperienze nei servizi del territorio.
Durante la prima sessione informativa l’attenzione è stata posta sulla medicina di genere e sulla necessità per tutte le donne a qualunque età di effettuare degli screening di prevenzione delle malattie femminili, quali la mammografia, il paptest, sottolineando come un’azione preventiva in questa direzione possa essere determinante nella cura della malattia stessa.
È stato molto interessante la discussione sulla MEDICINA DI GENERE, e quindi comprendere come è forte la necessità di sapere che uno stesso farmaco ha degli effetti diversi a seconda che venga assunto da una donna o da un uomo, differenze che vengono sempre posta in secondo piano soprattutto dalle case farmaceutiche che fino a qualche anno fa non prendevano proprio in considerazione questa differenza e testavano i farmaci soltanto sugli uomini. Attualmente invece la situazione è cambiata e sta cambiando ulteriormente, in quanto si fa sempre più attenzione alle differenze di genere, cosa fondamentale in qualsiasi contesto sociale e culturale, e ancora di più nell’ambito della medicina.
Ha seguito a tali contributi un dibattito tra le persone presenti in sala, dibattito che tra le altre cose, ha fatto emergere quanto sia carente il servizio di screening gratuito offerto dall’Asl del territorio. Alcune donne della zona hanno portato a conoscenza il Direttore del Distretto Sanitario di Sala Consilina, il Dottor Modelli, delle mancate comunicazioni da parte dell’Asl per la convocazione a sottoporsi nelle giornate stabilite ai suddetti screening. Il Direttore ha espresso il suo rammarico rispetto al servizio di comunicazione scadente ,e ha pubblicamente preso in carico la questione, dichiarando di impegnarsi al fine di risolvere il problema, e permettere a tutte le donne del territorio di poter accedere a tali servizi.
Il tema della seconda sessione informativa è stata la salute sessuale e riproduttiva delle donne, che ha permesso di toccare in modo trasversale diversi aspetti ad essa collegati . L’ l’attenzione non è stata posta soltanto sull’aspetto fisico e biologico dell’apparato riproduttivo femminile,della gravidanza, ma anche su tutto ciò che concerne gli aspetti pratici di assistenza e gli aspetti psicologici sia del pre che del post parto. Soprattutto il focus sugli aspetti psicologici del pre e post gravidanza è stato di fondamentale impatto, in quanto troppo spesso questi aspetti vengono messi in secondo piano, e non si presta attenzione allo stato emotivo/psicologico di una donna in attesa che successivamente diventa madre. Personalmente ritengo che sia necessario supportare una donna in attesa/madre dal punto di vista psicologico, in quanto il portare in grembo un figlio, il partorirlo e il crescerlo mutano l’identità della donna stessa, e con l’identità mutano anche la sua percezione di se stessa nel mondo, i bisogni, le priorità. L’attenzione a tutti questi aspetti è necessaria in quanto una donna prima di essere madre è una persona, e come tale ha una propria identità, valori, emozioni, bisogni e aspettative che vanno rispettare e accolte, anche rispetto alla libera facoltà di decidere se attivare una interruzione di gravidanza. Tematica delicata questa, che porta alla luce opinioni contrastanti tra loro, che divide favorevoli e contrari. Nell’ottica del rispetto di tutto ciò che racchiude l’aspetto psicologico di una donna in gravidanza, a mio parere è fondamentale anche rispettare l’eventuale scelta dell’aborto, scelta che porta con se tutta una serie di motivazioni personali e private di ogni donna, che come tali non possono/devono essere giudicate e/o condannate.
Durante la terza sessione informativa si è esplorato il tema dell’igiene alimentare, portando all’attenzione dei partecipanti la definizione della sana alimentazione, nello specifico delle donne. Il presupposto fondamentale di base che è stato sottolineato è che una sana alimentazione rappresenta il primo intervento di prevenzione a tutela della salute e dell’armonia fisica.
I vari specialisti hanno dato informazioni circa i vari gruppi alimentari mostrando l’apporto calorico di ognuno e quanto il nostro corpo necessiti di ognuno di questi. Inoltre hanno elargito utili consigli rispetto ad una sana alimentazione, sottolineando l’importanza di assumere alimenti giornalieri in 4-5 pasti, specificando anche la quantità giusta di calorie per pasto.
Fondamentale è stato l’intervento della Dott.ssa Spiotta in qualità di Psicologa-Psicoterapeuta e responsabile di un centro antiviolenza gestito da Differenza Donna che ha permesso di specificare quanto il legame con il cibo sia un importante fattore da valutare nelle situazioni di violenza di genere, dando molti spunti di riflessione e di approfondimento agli altri operatori presenti per
sostenere maggiormente il lavoro da fare in rete per sostenere al meglio le donne in uscita dalla violenza.
Infine, l’attenzione dei partecipanti è stata posta anche sull’importanza dell’attività fisica rispetto alla salute del corpo e anche al benessere psicologico da essa scaturente. Possiamo riassumere questo ultimo intervento con un motto: esercizio fisico per piacere a se stessi prima di tutto, nell’ottica del proprio benessere fisico e mentale. L’attenzione su se stessi, la cura di se stessi e perché no anche il valorizzare se stessi.
Personalmente ritengo che questi momenti di informazione e confronto siano di fondamentale importanza per diversi motivi: permettono di ampliare lo sguardo su cose e situazioni che spesso si danno per scontate o di cui si ha poca informazione; permettono di accrescere informazioni e consapevolezze; consentono lo sviluppo di confronti e scambi di opinione tra persone; forniscono spunti di riflessione; permettono di evidenziare quelle che sono le criticità di un determinato servizio territoriale da parte delle persone che lo vivono, che sono le dirette testimoni di quanto poi effettivamente accade.