“Grazie …ora io e mamma ce la faremo ad andare avanti”

di

Alessandra - Operatrice del Centro Antiviolenza Iris – Sportello Pierangela di Sapri

Sono queste le parole di ringraziamento inviate da un bambino che insieme alla sua mamma ha ricevuto sostegno dalle operatrici del Centro Antiviolenza Iris – Sportello Pierangela di Sapri. Vogliamo raccontarvi quello che sta accadendo in questo periodo di emergenza sanitaria per Covid-19 nel nostro centro antiviolenza. Le richieste d’intervento dopo una prima iniziale fase di sospensione del Servizio, attivo solo per le emergenze h 24, sono diminuite ma continuavano a contattarci le donne già prese in carico dal centro per richiedere di continuare il percorso momentaneamente sospeso per motivi legati al contagio da Covid-19.

Ci siamo rese conto che il nostro sostegno poteva essere ancora più prezioso in una situazione di isolamento sociale e abbiamo deciso di riorganizzare tutte le attività sperimentandoci con le modalità di comunicazione virtuali a distanza. Ebbene, nonostante le nostre iniziali preoccupazioni riguardanti soprattutto la mancanza di contatto diretto con le nostre donne, abbiamo subito sperimentato che è possibile sostenere le donne anche a distanza. Questa nuova modalità di comunicazione, basata sul contatto telefonico, videochiamate, messaggi ci ha permesso anche di “entrare” nelle case e di scoprire nuovi elementi utili alla relazione di aiuto. Ma ciò che ci sta rendendo ancora più motivate a svolgere le attività con queste modalità in questo periodo, è il sostegno alla genitorialità che permette alle madri di confrontarsi con le operatrici sulle modalità educative e perché no, per una riorganizzazione in casa delle attività dei bambini e anche per indicazioni in merito allo svolgimento dei compiti scolastici.

Le operatrici forniscono sostegno per evitare il perpetuarsi delle sensazioni di solitudine e isolamento già purtroppo vissute quotidianamente dalle donne maltrattate, esasperate oggi più che mai.

Le emergenze nel corso del lockdown hanno confermato purtroppo che quando il maltrattante è dentro le mura domestiche, quello che dovrebbe essere un contesto sicuro diviene inevitabilmente una trappola. E da questa trappola alcune donne sono riuscite a scappare e si sono rivolte anche in questo periodo di emergenza sanitaria al nostro centro antiviolenza e hanno ricevuto tutela e intrapreso il loro percorso di uscita dalla violenza.

 

 

 

Carmela, Simona e Mariafrancesca, operatrici del Centro Antiviolenza IRIS di Sapri.

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