Dal buio alla rinascita: la storia di E. accolta nel Cohousing Arcobaleno di Re.Sa.

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C’è uno spazio in Puglia – il primo nel suo genere – che si chiama “Cohousing Arcobaleno”: inaugurato lo scorso febbraio grazie al Progetto Re.Sa. – Rete di Salvataggio, questo luogo accoglie persone Lgbtqia+ che vivono condizioni di estrema vulnerabilità.

Sono persone che hanno perso tutto a causa del proprio orientamento sessuale o della propria identità di genere, che sono state buttate fuori di casa dai propri parenti, aggredite nei propri contesti sociali e famigliari, sopravvissute alle proprie famiglie e alla società.

Nel Cohousing Arcobaleno, grazie a un’equipe professionale composta da psicologhe, educatrici e avvocati, le persone ospitate intraprendono un percorso di ripartenza personale e relazionale, scolastica o lavorativa. Una Rete di Salvataggio fondamentale, soprattutto nelle piccole realtà, lì dove l’omotransfobia è un’onda che non conosce l’argine delle associazioni, dei movimenti, dei progetti di sensibilizzazione. Una Rete di Salvataggio che, come è avvenuto con E., ha permesso di cucire – anche tessendo relazioni con altre associazioni – un vero e proprio paracadute che ha evitato lo schianto.

cohousing arcobaleno E. arriva in Cohousing Arcobaleno a luglio 2024, dopo aver perso tutto: non aveva più un tetto, una rete amicale, un posto in cui tornare, una famiglia a cui rivolgersi. Emerge immediatamente, dai colloqui di sostegno psicologico, una grande sofferenza legata soprattutto alla non accettazione da parte della sua famiglia di origine, in particolare da parte di sua madre, della sua identità di genere. Una madre che rifiuta la figlia: sembra assurdo, ma accade. Molto, troppo spesso. La storia di E. è segnata da aggressioni subite in famiglia, denigrazioni sul suo aspetto, sul suo abbigliamento e sulle sue scelte. Questo lascia spazio solo a rabbia e tristezza verso il suo nucleo di origine.

Le pregresse esperienze traumatiche di E., legate alla sua storia di vita famigliare e relazionale, la portano a essere fortemente diffidente, anche nei nostri confronti. Per questo abbiamo concentrato i nostri sforzi non solo nell’offrirle un tetto, ma uno spazio che la facesse sentire compresa e accettata per quello che era. Abbiamo anche provato a creare una connessione con la famiglia d’origine: nonostante i piccoli passi avanti, purtroppo il nucleo famigliare continua a non accettare le scelte di E. e, quindi, di non supportarla nei suoi bisogni. Si è reso, dunque, necessario in tutto il periodo di accoglienza in Cohousing, sostenere E., lavorando, da un lato, sugli effetti di questi comportamenti rispetto al suo benessere e, dall’altro, rafforzando la consapevolezza delle proprie risorse e delle proprie competenze.

Questo ha permesso a E. di prendersi cura di se stessa e del suo benessere e di diventare protagonista attiva del suo rientro nel paese di origine, dove ha ripreso a frequentare l’università, cercando una stanza in cui alloggiare, trovando un piccolo lavoro e facendo domanda di servizio civile nazionale oltre che richiesta di percorso presso il Centro Regionale di disforia di genere.
Contemporaneamente abbiamo costruito una rete di accoglienza con le associazioni del paese di origine di E., al fine di poterle offrire dei riferimenti sul territorio.
Adesso E. vede una nuova luce, pronta ad iniziare una nuova vita: ad accoglierla, nella stazione del suo paese, braccia larghe che le hanno regalato quell’abbraccio che, per troppo tempo, le è stato legato.

Ricordiamo che tutte le persone gay, lesbiche, bisessuali, trans*, transessuali, intersessuali vittime o potenziali vittime di discriminazione, violenza o maltrattamento in ragione del proprio orientamento sessuale o della propria identità di genere e che si trovano in condizioni di particolare vulnerabilità e disagio sociale o familiare, possono rivolgersi al Centro Antidiscriminazione Mo.N.Di, chiamando il 3201125749 (per le province di Bari, Bat) o al numero 320 2164992 (per le province di Brindisi e Taranto), per ricevere ascolto e sostegno psicologico, sociale e legale.

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