Housing first: la casa come primo passo per riprendere in mano la propria vita

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L’ Housing First è un modello di intervento innovativo nell’ambito delle politiche per il contrasto alla grave marginalità, basato sull’inserimento in appartamenti indipendenti di persone senza dimora con problemi di salute mentale o in situazione di disagio socio-abitativo cronico, allo scopo di favorire percorsi di benessere e integrazione sociale. La premessa sostanziale all’avvio di questo tipo di modello di intervento è il riconoscimento della dimora come diritto umano di base. L’approccio è stato sviluppato per la prima volta negli anni Novanta negli Stati Uniti dal dott. Sam Tsemberis, dove persone con anni di vita in strada o a serio rischio di perdere l’abitazione, vennero inseriti dai servizi sociali territoriali in un appartamento autonomo “senza passare dal dormitorio” e senza i vari passaggi previsti dal cosiddetto “approccio a gradini”, che invece prevede il raggiungimento di una serie di obiettivi educativi, prima della possibilità di accesso ad un’abitazione autonoma. Sin da subito la sperimentazione di Tsemberis evidenziò tassi di permanenza abitativa delle persone inserite negli appartamenti intorno all’80% e riduzione della sofferenza psichica e dell’uso di sostanze.

Questo modello innovativo si basa su 8 principi chiave:

 

  1. Abitare è un diritto umano
  2. Diritto di controllo e di scelta per i partecipanti
  3. Distinzione tra soluzione abitativa e trattamenti
  4. Orientamento al Recovery
  5. Riduzione del danno
  6. Coinvolgimento attivo senza coercizione
  7. Progettazione centrata sulla persona
  8. Supporto flessibile per tutto il tempo necessario

 

In Italia l’Housing First venne sperimentato per la prima volta a partire dal 2014 attraverso il l Network Housing First Italia, fondato e coordinato da fio.PSD, partner del progetto Re-Care. Dal 2014 al 2020 il Network ha visto oltre 50 organizzazioni, che lavorano con le persone senza dimora nel settore pubblico, privato e privato sociale, sperimentare ed applicare il modello Housing First.

Il Progetto Re-Care, grazie alla presenza e al know-how apportato dal partner fio.PSD, prevede la sperimentazione del modello Housing First, ovvero l’offerta di un percorso di re-integrazione e re-inserimento di persone senza dimora con disagio psichico, che parte da una soluzione abitativa. L’Housing First rappresenta il cuore degli interventi previsti dal progetto mettendo al centro il tema dell’abitare come il luogo del protagonismo e della responsabilità da cui ripartire per riprendere in mano la propria vita. 

Al momento sono 3 le persone senza dimora prese in carico dal progetto Re-Care su cui è attiva la sperimentazione Housing First in alloggi messi a disposizione dalla cooperativa sociale La Panormitana.

 

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