Attività di sorveglianza territoriale: l’Unità di Strada del progetto Re-Care
di lapanormitanasocietacooperativasociale
Sorveglianza territoriale, intercettazione dei destinatari, osservazione partecipante, avvicinamento come modalità di relazione e riconoscimento reciproco, prima individuazione delle varie forme di disagio, invio ai Centri Ascolto e ai servizi del territorio. Sono questi i principali compiti dell’unità di strada del progetto Re-Care. Pensata come strumento di potenziamento e integrazione delle unità già attive in città, rappresenta il primo aggancio con le persone senza dimora presenti sul territorio.
Il parter responsabile di questa azione è il Centro Astalli Palermo che ha maturato esperienza ventennale sul territorio nei servizi a bassa soglia e rappresenta un punto di riferimento in città, soprattutto per la popolazione straniera.
L’unità mobile di progetto svolge attività presso i cosiddetti “luoghi di confine” (strada, stazioni, mense e servizi a bassa soglia ecc..) frequentati dai senza dimora. E’ composta da un operatore sociale e un mediatore culturale presente per abbattere le barriere linguistiche e culturali nel caso di intercettazione di cittadini stranieri.
Alla fase di intercettazione e prima individuazione del disagio e dei bisogni, segue la fase di invio della persona senza dimora ai servizi territoriali e soprattutto ai presidi previsti dal progetto. Questi ultimi si occuperanno di svolgere l’ascolto e determinare l’eventuale invio al servizio sanitario per la presa in carico e la programmazione di un progetto terapeutico e di vita individualizzato. Sul territorio di Palermo il progetto ha previsto l’attivazione di tre presidi gestiti dalle associazioni del territorio: La Panormitana, Centro Astalli Palermo e Fondazione San Giuseppe dei Falegnami, tutti vicini alle zone in cui solitamente stazionano i senza dimora.
Per porre il servizio previsto dal progetto in continuità con quanto già presente sul territorio, nei mesi scorsi sono stati stipulati dei protocolli di intesa con enti che avevano già attive le proprie unità di strada, potenziando così l’intervento a favore delle persone senza dimora e favorendo copertura in fasce orarie e giornaliere non previste. Tra i protocolli d’intesa firmati si annovera quello con la Croce Rossa Italiana, con l’Istituto Valdese e con la Fondazione Don Calabria ETS.
Allo stato attuale l’unità mobile ha intercettato e orientato ai servizi del territorio e del progetto circa 20 persone senza dimora.
E’ possibile vedere il video dell’Unità di Strada raccontata dai nostri operatori cliccando qui