Il Presidio Partecipativo: la storia di un territorio e il sogno di una comunità

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Il Presidio Partecipativo è un’ampia rete di associazioni e singoli cittadini, nata nel 2015 allo scopo di rappresentare la comunità  all’interno del Patto di Fiume Simeto, con l’obiettivo di promuovere processi di sviluppo locale e democrazia partecipata nel territorio della Valle del Simeto.

 

Il percorso che ha portato alla creazione di questa realtà è piuttosto lungo e affonda le sue radici nel 2002, quando la società civile, in maniera spontanea ma determinata, decise di mobilitarsi contro la realizzazione di un grande inceneritore e di un centro per lo smaltimento di rifiuti speciali a ridosso del Fiume Simeto. In seguito al successo di quella mobilitazione – che riuscì di fatto a sventare la minaccia presentata –  la coalizione di associazioni e cittadini che si era venuta a creare capì, con lungimiranza, che era necessario provare a spingersi oltre: fare un salto culturale e cominciare a costruire un modello di sviluppo locale diverso, positivo e proattivo, sensibile alle tematiche ambientali, economiche e sociali e  passare così dal piano della protesta a quello della proposta.

Inizia con questo scopo una collaborazione con l’Università di Catania – ed in particolar modo il coinvolgimento di alcuni ricercatori del dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura- che, attraverso una mappatura di comunità, consentì agli abitanti della Valle di creare uno spazio di scambio e di confronto per la collettività, all’interno del quale individuare bisogni e desideri comuni e costruire prospettive e visioni corali.

Grazie a questa collaborazione, vennero coinvolte in questo processo anche le amministrazioni locali dei 10 Comuni della Valle del Simeto, arrivando a firmare, nel 2015, il Patto di Fiume Simeto: un accordo di natura contrattuale che vede i Sindaci, i cittadini organizzati nel Presidio Partecipativo e l’Università degli studi di Catania come i 3 sottoscrittori ed istituisce un modello di governance condivisa e di co-gestione partecipata del territorio.

In questo quadro il Presidio si pone il compito di organizzare la comunità locale e avviare percorsi di collaborazione con le istituzioni per promuovere uno sviluppo territoriale dal basso che rimetta al centro i simetini, rendendoli i veri protagonisti di questi processi. Il Presidio, infatti, è uno spazio di condivisione e collaborazione, in cui la partecipazione diventa una pratica quotidiana, uno strumento di lavoro attraverso cui le istituzioni e i cittadini insieme sono in grado di migliorare il territorio nel quale vivono.

Con il passare degli anni, grazie all’impegno costante di tante persone ed al lavoro collettivo di una squadra che cresce ogni giorno di più, questo percorso è diventato un esperimento innovativo, un modello di mobilitazione sociale, un’occasione di riscatto per un intero territorio: il sogno di una comunità, che, con fatica e determinazione, ha deciso di prendere in mano il proprio destino e scrivere la storia di questo pezzettino di mondo.

 

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