Dal prototipo al tavolo: quando l’innovazione fa la differenza

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«Non considerate mai lo studio come un dovere, ma come l’invidiabile occasione di conoscere la liberante bellezza nello spirito, per la vostra gioia personale e a vantaggio della comunità alla quale appartiene la vostra opera futura»: lo diceva Albert Einstein quasi cento anni fa, precisamente nel 1933, ma sono parole ancora oggi attuali.

Un messaggio – quello scritto dallo scienziato come saluto agli studenti della “Princeton University” – che sembra pensato per QuattroPuntoZero e l’idea che ne sta alla base: conoscere per se stessi, ma anche per la comunità; imparare un mestiere antico, ma renderlo il futuro per la nostra città.

È questo che provano a fare gli studenti e le studentesse dei nostri corsi, apprendendo un’arte in chiave innovativa per tramandarla ai posteri con la gioia di vedere un’immagine prendere forma e diventare oggetto.

Come nel caso dei corsisti e delle corsiste che hanno seguito il modulo “Falegnameria e macchinari a controllo numerico” tenuto dai docenti Daniele Crisci e Matteo Marini: dopo le lezioni di teoria sono stati in grado di creare dei manufatti da loro ideati e pensati.

Non solo. Grazie al progetto disegnato dall’architetto Giovanni Cappelletti – che qualche anno fa ha curato il restauro di Palazzo Butera – gli allievi hanno realizzato anche il pretotipo e il prototipo di un tavolo che sarà esposto a Palazzo Piraino.

Un risultato importante perché dimostra che l’ausilio delle macchine a controllo numerico, in particolare la fresatrice, può dare un contributo essenziale a un artigiano tradizionale, senza tralasciare stile ed estetica.

«I partecipanti erano sia artigiani del legno che persone con un profilo artistico, per cui abbiamo provato a trovare un possibile connubio tra i due approcci» – raccontano gli insegnanti – «Affascinati dalle potenzialità di questa tecnica innovativa, hanno partecipato tutti con entusiasmo e questo ha permesso loro di arricchire il proprio bagaglio di conoscenze e soluzioni».

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