Associazione Italiacamp: tra innovazione e inclusione sociale

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Tra i partner di Pro Officine Mezzogiorno, progetto di inclusione e rigenerazione sociale realizzato insieme al Comune di Lecce e all’Istituto “Galilei-Costa-Scarambone” con il sostegno di Fondazione CON IL SUD e Italiacamp c’è l’Associazione Italiacamp. Abbiamo intervistato il suo Presidente Cristiano Panfili.

Come nasce il progetto Pro Officine Mezzogiorno?

Pro Officine Mezzogiorno nasce grazie al sostegno di Fondazione CON IL SUD per sperimentare alcune delle attività che diventeranno sistemiche all’interno di Officine Mezzogiorno, un hub per lo sviluppo di competenze e conoscenze per Lecce e per il Sud Italia. Infatti troppo spesso si pensa prima ai contenitori e poi ai contenuti, come se questi ultimi fossero accessori. Noi invece vogliamo invertire la prospettiva: abbiamo prima voluto sperimentare il contenuto, vedere se funziona, che impatto genera e se e come può essere replicato.

Perché per Italiacamp è centrale sviluppare le competenze dei più giovani?

Pensiamo che trasferire conoscenza alle nuove generazioni sia un’azione indispensabile per far crescere i giovani in maniera consapevole, facendoli diventare giovani uomini e giovani donne più preparati per le sfide sia personali che professionali. 

Associazione Italiacamp è diventata un Ente del Terzo Settore. Cosa significa questo per l’organizzazione?

Per noi significa molto: significa non soltanto far parte di una rete di altre realtà no profit iscritte a unico registro (RUNTS appunto), ma anche condividere con queste un set normativo e valoriale che è alla base di progettualità e azioni comuni. Adesso che è stata creata una cornice ben definita per gli enti del terzo settore sarà più semplice muoversi in maniera coordinata, agendo in modo più efficace e integrato.

Perché una persona dovrebbe diventare socio dell’Associazione Italiacamp?

L’Associazione Italiacamp è un contenitore di opportunità che ogni socio può cogliere a seconda delle proprie propensioni ed esigenze. È una fucina in cui si sperimentano attività e progetti, in cui si conoscono persone che condividono valori e visioni (l’interesse per l’innovazione e l’inclusione sociale in primis), in cui ci si mette in gioco come professionisti e come persone. È un pezzetto di vita che si fa insieme per arricchire gli altri e se stessi.

Quanto è importante per l’Associazione il contatto con i territori lontani da Roma e Milano dove Italiacamp ha le sue sedi operative?

È importantissimo:l’Associazione Italiacamp è a tutti gli effetti l’insieme dei territori dai quali arrivano proposte, occasioni, stimoli e spunti. Sono i nostri soci che catturano i bisogni delle comunità del loro territorio di riferimento, che costruiscono relazioni con le istituzioni e le organizzazioni locali e che ci permettono di realizzare progetti di impatto, aiutando la gestione della macchina associativa, che funziona bene se anche i territori ne giovano o ne percepiscono il valore. Italiacamp è TUTTINSIEME.

Italiacamp sta sviluppando progetti simili a Pro Officine Mezzogiorno?

Un progetto paragonabile a Pro Officine, nello specifico per le attività di education, in termini di modelli utilizzati, target di riferimento e impatti auspicati nel territorio è BASE COMUNE, che Associazione Italiacamp promuove insieme a Proodos Coopertiva sociale e Associazione Street is Culture nella IV municipalità del Comune di Napoli grazie al finanziamento di Fondazione San Zeno. L’iniziativa si rivolge infatti a ragazze e ragazzi d’età compresa tra gli 11 e i 19 anni, le loro famiglie, i docenti delle istituzioni scolastiche dei quartieri di  San Lorenzo, Vicaria, Poggioreale, Zona Industriale per costruire una comunità educante per lo sviluppo di competenze non convenzionali nei minori e il rafforzamento di quelle genitoriali per i più adulti. L’obiettivo è contrastare le condizioni di povertà educativa, dispersione scolastica e marginalità puntando sul valore della rete di supporto che vede lavorare in sinergia scuola, famiglie, associazioni e istituzioni. Il modello proposto si basa, ull’erogazione di laboratori basati su un approccio formativo che integra linguaggi diversi come la street culture e le materie STEAM.

Facciamo un bilancio di questi primi due anni di Pro Officine Mezzogiorno.

Il prossimo 19 giugno a Lecce, si svolgerà il Demo Day, un momento che chiude a tutti gli effetti il secondo anno del progetto Pro Officine Mezzogiorno.

L’iniziativa valorizzerà le tre realtà del Terzo Settore protagoniste del percorso di accelerazione In-Community, – Apulia stories, Camera a Sud e G-Pro (Ma Basta) – in quanto queste si presenteranno con un pitch ad hoc ad una platea selezionata.

Ma per noi l’iniziativa rappresenta anche molto altro, nello specifico la possibilità di generare occasioni di networking sia con i partner di progetto, che con stakeholder e investitori che operano nel Terzo Settore, con l’auspicata creazione di una rete territoriale che sostenga la nascita di partnership nel campo dell’innovazione e dell’imprenditorialità sociale.

Passando invece nello specifico ai numeri legati al progetto, siamo orgogliosi di comunicare che in questi primi due anni, per il “filon” innovation, sono state accelerate sei realtà del Terzo Settore, con il supporto di The Qube, Italiacamp e formatori qualificati del territorio e, per quello di education, sono stati organizzati cinque STEAM Camp, a cui hanno partecipato oltre cento studenti dell’Istituto Galilei Costa Scarambone, partner di progetto e trenta genitori, guidati da Italiacamp e dieci formatori esperti in discipline STEAM.

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