WeDo Academy: formare i giovani all’imprenditorialità

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Iniziamo un viaggio alla scoperta delle tre realtà del Terzo Settore selezionate per partecipare al percorso di accelerazione che In-Community che The Qube realizza all’interno di Pro Officine Mezzogiorno, progetto di innovazione e rigenerazione sociale sostenuto a Lecce da Fondazione CON IL SUD e Italiacamp e sviluppato insieme al Comune di Lecce.

Partiamo con WeDo Academy che si occupa di formazione esperienziale e di crescita di nuova generazione, con un focus particolare sull’imprenditorialità e orientamento dei giovani.

Come nasce WeDo Academy?

WeDo Academy nasce nel 2021 per iniziare a colmare il vuoto da parte del sistema scolastico italiano in termini di educazione all’imprenditorialità rivolta a giovani e giovanissimi. Da luglio 2021 a oggi sono stati realizzati sette diversi Summer Camp a cui hanno partecipato complessivamente 160 ragazze e ragazzi dai 10 ai 19 anni.

Quanto è importante in un territorio caratterizzato spesso dalla “fuga dei cervelli” educare le nuove generazioni “a restare”?

È fondamentale. La nostra vision è quella di educare i giovani e i giovanissimi alla mentalità imprenditoriale, preferibilmente in ambito delle nuove tecnologie, in quanto le micro idee imprenditoriali in questo settore sono quelle che possono soffrire meno le difficoltà e i disagi creati dal non essere operativi in un’area geografica economicamente favorevole.

Qual è il metodo di coaching che proponete?

Il nostro coaching è rivolto a ragazzi e ragazze dai 10 ai 19 anni e, nei Summer Camp realizzati fino a ora, consiste in: 1) stimolare la loro creatività e intraprendenza; 2) incentivare il loro ruolo da protagonisti; 3) coadiuvare l’attività di brainstorming; 4) supportarli nell’ideazione e conduzione di micro idee imprenditoriali, business e sociali; 5) affiancarli nella preparazione dei pitch espositivi.

Che effetti sociali produce la vostra attività?

Probabilmente il maggior effetto sortito è quello della consapevolezza che ogni singolo ragazzo e ogni singola ragazza ha grandi potenzialità e che, una volta individuate le proprie passioni, aspirazioni e talenti, con impegno, tenacia, studio e convinzione, chiunque può raggiungere i suoi sogni. Un secondo effetto è quello di dimostrare che, con esempi concreti e già realizzati, i giovani possono occuparsi di problemi sociali e non esclusivamente in forma di volontariato, ma anche in qualità di imprenditori sociali (es. Mabasta, Etica Etnica, Sportzine, etc.).

Volete raccontarci qualche storia “emblematica” del vostro percorso?

Più che una storia in particolare, ci piace raccontare come una buona percentuale  di genitori (oltre il 40%), a fine percorso formativo ci tengono a ringraziarci e a informarci di aver notato piccoli e grandi cambiamenti nei loro figli, naturalmente in positivo. Un caso di questi riguarda un neodiplomato (19 anni), senza un piano per il futuro e con una motivazione pari a zero, o quasi. Al termine del percorso (l’abbiamo saputo dal padre) ha deciso in pochi giorni di iscriversi all’università e a oggi, oltre al successo accademico, ha maturato una profonda fiducia in sé e nel suo futuro.

Raccontateci del vostro Team.

Inizialmente il team era composto da 8 coach di 40-60 anni, ognuno con le proprie esperienze (professionali e imprenditoriali) e nelle proprie aree di interesse (comunicazione, marketing, imprenditorialità, finanza, etc.). Già dopo i primi Summer Camp il team si è arricchito con le presenze di alcuni dei ragazzi che li avevano frequentati e che hanno ricoperto il ruolo di “junior coach”, introducendo la straordinaria efficacia dell’approccio “peer-to-peer”, con interazioni tra pari.

Come pensate che il percorso IN-Community possa migliorare la vostra attività?

La prima cosa che ci viene in mente è un aiuto nella progettazione e realizzaione di soluzioni che possano permetterci di scalare, sia in termini geografici (con azioni svolte in più parti d’Italia) che quantitativi (numero complessivo di ragazzi e ragazze a cui poter far sperimentare, conoscere ed apprezzare lo spirito e la mentalità imprenditoriale).

 Come immaginate il futuro di WeDo?

Immaginiamo che il futuro di WeDo Academy possa esplicarsi in una più diffusa e capillare operatività nella nostra funzione principale (avvicinare e far sperimentare ai ragazzi le mentalità imprenditoriale), affiancata e completata da un buon numero di percorsi formativi alternativi, utili a loro volta a far acquisire ai giovani tutta una serie di competenze trasversali che il sistema scolastico italiano classico non prevede. Parliamo, ad esempio, di Educazione al Denaro, alla Conoscenza di sé, all’Emotività, alla Relazione, alla Bellezza, e così via.

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