IN-COMMUNITY: vi presentiamo il Locomotive Jazz Festival
di italiacamp
Il Locomotive Jazz Festival è una delle realtà che prendono parte al percorso di accelerazione IN-COMMUNITY realizzato da The Qube all’interno del progetto Pro Officine Mezzogiorno. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con i curatori del festival per parlare musica, ma soprattutto di arte e cultura a 360 gradi e di come queste possano generare impatti positivi sul territorio.
Come nasce il Locomotive Jazz Festival?
Il Locomotive Jazz Festival è un evento organizzato dall’Associazione Locomotive di Sogliano Cavour (Le), realtà d’eccellenza attiva dal 2005 che ha per scopo contribuire alla diffusione e alla conoscenza della musica attraverso la realizzazione di concerti e manifestazioni in Italia e all’estero.
Il Locomotive Jazz Festival nasce nel 2006 con l’intento di dare impulso vitale a un’economia turistica e culturale basata solo sulle bellezze naturali del territorio e su pochi eventi tradizionali. Dalla sua nascita il LJF ha voluto dare un’immagine di sé del tutto personale e sin dalla prima edizione molta attenzione è stata data alla cultura dei luoghi, affine alla musica, rendendo ancora più partecipe sia il territorio che le aziende che hanno voluto sostenerci.
Il Locomotive Jazz Festival è oggi una grande realtà, in grado di accogliere un pubblico che è cresciuto, dalle 5.200 persone nell’edizione 2006, sino a raggiungere gli oltre 70.000 spettatori nell’edizione 2019 con proposte di spettacoli ed eventi collaterali che vedono coinvolti diversi comuni Pugliesi e location di rilevanza storico-culturale-naturalistica dove si sono svolte le suggestive performance artistiche. Notevole attenzione è data da parte della critica e riviste specializzate – non a caso i media Nazionali che seguono il Festival descrivono il LJF come un contenitore ricco di idee nuove ed in grado di associare le più svariate forme d’arte.
Per questo il LJF, con i suoi progetti originali, è diventato uno strumento di incentivazione turistica in grado di stimolare sensibilmente l’economia locale, coinvolgendo dalle strutture ricettive(alberghi, residence, B&B) alla ristorazione, dall’ enogastronomia (cantine vinicole, aziende agricole) ai trasporti.
Come è cambiato con il Covid19 il modo di fruire la musica?
Fortunatamente la Musica non è mai scomparsa anche in tempi di Covid, anzi, ha avuto un forte potenziamento a livello percettivo e ci ha fatto comprendere quanto l’essere umano abbia forte bisogno della musica. Infatti, durante tutto il Lockdown l’unica àncora di salvezza è stata la Musica, compresi i musicisti che si sono subito reinventati “musicisti da casa” e tutte le persone hanno cantato sui balconi, oltre che alla lettura di libri, cinema, etc. Quindi crediamo sia cambiata la necessità vera di non poterne proprio fare a meno, mai.
Che cosa significa essere un festival “sociale” e “sostenibile”?
Significa essere un Festival di tutti, per tutti perché la musica come l’Arte è di tutti. Nonostante le difficoltà di rendere un Festival accessibile, il Locomotive si è sempre speso e adoperato affinché tutto questo potesse essere realmente possibile e ad oggi siamo felici dei risultati. Sostenibile perché crediamo che impattare meno con utilizzo della carta, per esempio, è ormai cosa necessaria, infatti l’ultima edizione del Festival è stata promossa solo ed esclusivamente sul digitale.
Quali sono le innovazione che potrebbero aiutare maggiormente il vostro lavoro?
Sicuramente la digitalizzazione e rendere accessibile gli spettacoli da qualsiasi parte del mondo, in real time. Infatti durante la pandemia è nata la piattaforma www.locomotivelivestream.it
Raccontateci del vostro Team.
Nel corso degli anni, il team del Festival è cresciuto diventando un Dream Team fortissimo, anche se ci sentiamo parte di una famiglia più che di un team. Le componenti importanti che mandano avanti il gruppo di lavoro sono il dialogo e la fiducia. Siamo fortemente convinti che il lavoro di squadra sia determinante per il successo e il raggiungimento degli obiettivi. Siamo abbastanza centrati e lungimiranti, ma lavoriamo con l’arte e a volte il nostro modus operandi trova soluzioni geniali anche con un approccio meno ordinato e più spontaneo.
Come pensate che il percorso IN-Community possa migliorare la vostra attività?
La conoscenza è potere. E questo percorso ci ha sicuramente aiutati a focalizzare tutto quello che prima non conoscevamo nel dettaglio. Oltre a migliorarci dall’interno, ci ha anche aiutati a fare networking con altre realtà. Creare una rete di contatti offre l’occasione di cogliere sempre nuove opportunità, confrontarsi è necessario.
Come immaginate il futuro del Locomotive Jazz Festival?
Immaginiamo il futuro del Festival come un contenitore dove tutti possono mettere le proprie idee più folli. Insomma un Festival pieno di sana follia artistica e umana.
Pro Officine Mezzogiorno è un progetto di inclusione e rigenerazione sociale realizzato con il supporto di Fondazione CON IL SUD e Italiacamp e sviluppato insieme al Comune di Lecce, The Qube e l’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore Galilei-Costa-Scarambone.
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