Su “Terra Aut” la passata di pomodoro etica, liberata dalle mafie e dai caporali
di cooperativasocialealtereco
«Tra pochi giorni sarà disponibile la nostra passata biologica e la potrai pre-ordinare in qualsiasi momento. La passata proveniente da “Terra Aut” ha l’obiettivo di raccontare storie di lavoratori che lottano quotidianamente contro il malaffare e la nuova schiavitù chiamata caporalato». Ormai ci siamo. Il nuovo sogno della cooperativa sociale Altereco prende sempre più forma e concretezza. Dopo aver piantumato un ettaro di terreno di piantine pomodoro bio, i frutti di quel lavoro ora si mostrano a tutti. Dalla prossima settimana, infatti, sarà disponibile la passata di pomodoro biologica prodotta a “Terra Aut”, sul bene confiscato alla mafia. Il progetto mira a raccontare che non è necessario produrre “infinite quantità” di prodotto per poi rivolgersi ai caporali per “abbattere” i costi di produzione da un lato e bassi costi che impongono i mercati. E per ribadire che è possibile generare economia sostenibile ed opportunità lavorative in un bene sottratto alla criminalità organizzata e restituito alla collettività per promuoverne il riuso sociale.
L’obiettivo della Cooperativa Sociale Altereco, che gestisce la struttura recentemente visitata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, è stato quello di utilizzare poco più di un ettaro per piantare due varietà di pomodoro da salsa (tondo e lungo) e realizzare 25/30 mila bottiglie di passata. Non solo, perché c’è la possibilità di vendere anche il pomodoro fresco a chi intende continuare la tradizione della salsa fatta in casa, acquistando direttamente un pomodoro di qualità, biologico ed etico. Per effettuare gli ordini, si può contattare la Cooperativa all’indirizzo mail coop.altereco@yahoo.it oppure telefonando al numero 340/2437226.
Non a caso, il progetto “Il fresco profumo della libertà” è tra gli interventi selezionati nell’ambito della quarta edizione del Bando Beni Confiscati alle mafie 2019, promosso dalla Fondazione CON IL SUD insieme alla Fondazione Peppino Vismara. Il progetto promosso dalla Cooperativa Sociale Altereco – con un nutrito partenariato di enti pubblici e privati – prevede anche la realizzazione di un orto sociale, l’allestimento di una bottega solidale e l’implementazione di una serie di attività di promozione del territorio, tra cui l’allestimento di un B&B, favorendo l’inclusione socio-lavorativa di sei persone in condizione di svantaggio.
Ti potrebbe interessare
L’esperienza di agricoltura sociale di “Terra Aut” sui beni confiscati alla criminalità cerignolana
di cooperativasocialealtereco
L’esperienza di “Terra Aut” a servizio del bene confiscato alla mafia ed intitolato a “Michele Cianci”, il terreno di circa 7 ettari con retrostante casetta...
Sul bene confiscato alla mafia di “Terra Aut” nove borse lavoro per persone in esecuzione penale
di cooperativasocialealtereco
Per tre anni saranno impegnati in attività educative e di inserimento lavorativo in un terreno confiscato alla mafia. E per loro che...
Dal bene confiscato alla mafia nasce l’Olio Aut, al gusto dell’antimafia sociale
di cooperativasocialealtereco
«Qual è il simbolo di un’agricoltura antica fatta di colori, uomini e tradizioni? Le olive, senza ombra di dubbio. E se poi...