Terra Aut guarda al futuro, piantato un ettaro di alberi d’ulivo varietà Bella di Cerignola

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«È uno di quei momenti che segnano il nostro percorso, tutti insieme coltiviamo e guardiamo al futuro». Il futuro tracciato dalle parole della cooperativa sociale Altereco vive nell’ettaro di terreno di alberi di ulivo, varietà Bella di Cerignola, che adesso trova posto su “Terra Aut”, in contrada Scarafone, sui beni confiscati a Giuseppe Mastrangelo, uno dei boss più influenti della criminalità organizzata cerignolana. Perché come dice Matteo «se pianti un ulivo stai pensando alle generazioni future». Anche perché gli ulivi sono il simbolo della Puglia, e sono i guardiani del tempo. Per questo, nelle scorse settimane i braccianti hanno lavorato per liberare il terreno in cui era presente una vigna vecchia e prepararlo ad ospitare un ettaro di uliveti. Fino a domani, dunque, il gruppo di lavoro di Altereco sarà impegnato a piantumare 320 alberelli di uliveto varietà Bella di Cerignola, anche grazie al sostegno della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia.

Il sogno di agricoltura sociale che rispetta la filiera agroalimentare dalla lavorazione alla trasformazione che Altereco porta avanti, potrà presto vantare anche i barattoli con la varietà di oliva autoctona da tavola, grande, saporita ed unica nel suo genere. Un sogno reso oggi ancora più forte grazie al progetto “Il fresco profumo della libertà”, tra gli interventi selezionati nell’ambito della quarta edizione del Bando Beni Confiscati alle mafie 2019, promosso dalla Fondazione CON IL SUD insieme alla Fondazione Peppino Vismara. “Terra Aut”, dunque, opera quotidianamente per dare risposte concrete in materia di antimafia sociale, raccontando con il suo progetto di agricoltura sociale quanto sia importante ed anche fortemente simbolico trasformare un luogo simbolo del potere mafioso in avamposto di legalità, di economica sostenibile, di lavoro regolare, di sviluppo.

Ed è qui che la cooperativa sociale Altereco segue con tenacia il suo sogno di agricoltura sociale ed inserimento lavorativo, favorendo una piena inclusione socio-occupazionale delle persone che vengono da situazioni si svantaggio, come persone ammesse alle misure alternative al carcere, ex-detenuti, migranti. Grazie al progetto “Il fresco profumo della libertà”, sostenuto da Fondazione CON IL SUD insieme alla Fondazione Peppino Vismara, il sogno sta prendendo ulteriore forma attraverso la realizzazione di un orto sociale, l’allestimento di una bottega solidale e l’implementazione di una serie di attività di promozione del territorio, tra cui l’allestimento di un B&B, favorendo l’inclusione socio-lavorativa di persone in condizione di svantaggio.

 

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