Le confetture d’uva di Terra Aut per le famiglie indigenti della Caritas di Bari-Japigia
di cooperativasocialealtereco
Le confetture di uva realizzate a Terra Aut diventano il companatico per riempire i cornetti vuoti che i volontari della parrocchia San Luca di Bari-Japigia distribuiscono alle famiglie in difficoltà economica che seguono abitualmente. L’iniziativa che coniuga solidarietà e antimafia sociale è stata raccontata da Avanzi Popolo 2.0, il progetto sostenuto dall’Associazione di Promozione Sociale Onlus “Farina 080” nato con l’obiettivo di attivare azioni contro lo spreco di cibo, a partire dalla costruzione di canali di contatto tra i luoghi dove si produce lo spreco (famiglie, dettaglianti e ristoratori) e i luoghi del bisogno. Il tutto attingendo a due risorse ampiamente inutilizzate: il cibo che rischia di essere buttato e la disponibilità di tempo della comunità.
«Da diversi mesi ormai vi raccontiamo dei volontari dello Sportello Caritas della parrocchia San Luca di Bari-Japigia che recuperano i cornetti non venduti dalla Pasticceria Fanelli. Quello che accade dopo il recupero è molto interessante, perché i volontari ripartiscono i cornetti in bustine e chiamano le circa 50 famiglie assistite per effettuare la redistribuzione in tempi rapidissimi. Quando ci ha contattato Vincenzo della Cooperativa sociale Altereco di Cerignola (che da alcuni anni si occupa di inclusione lavorativa di persone in condizioni di fragilità e gestisce Terra Aut, una masseria confiscata alle mafie dove si producono confetture, verdure grigliate, patè di peperoni, di broccoli e di cime di rape) dicendoci che avrebbero voluto donarci 48 vasetti da 340 gr. l’uno di confettura di uva, subito il pensiero è andato a quei cornetti vuoti e alla possibilità di affiancare al pane il companatico. E così le confetture sono state spedite a Bari e oggi sono sullo scaffale dello Sportello Caritas pronte per essere redistribuite».
Per questo, Avanzi Popolo 2.0 ringrazia sulla sua pagina facebook i soci della Cooperativa sociale Altereco «per aver scelto di portare sulle tavole di chi ha più bisogno prodotti sani e di qualità, che portano con sé il sapore della legalità, della cooperazione e della solidarietà. Valori da cui partire per costruire comunità più coese e sostenibili». Non a caso, dal 2011 Altereco gestisce in Contrada Scarafone “Terra Aut”, un terreno di 8 ettari confiscato alla mafia in cui sta dimostrando che è possibile trasformare un luogo simbolo del potere criminale in avamposto di legalità, di economica sostenibile, di lavoro regolare, di sviluppo, di antimafia sociale e di integrazione. E le attività di inclusione sociale hanno attirato l’attenzione anche Radio1 Rai, che nei giorni scorsi, nella trasmissione “Che giorno è” dedicata ai temi dell’immigrazione ha ospitato l’esperienza del progetto “Il fresco profumo della libertà”, intervento selezionato nell’ambito della quarta edizione del Bando Beni Confiscati alle mafie 2019, promosso dalla Fondazione CON IL SUD insieme alla Fondazione Peppino Vismara. Il progetto promosso dalla Cooperativa Sociale Altereco – con un nutrito partenariato di enti pubblici e privati – prevede anche la realizzazione di un orto sociale, l’allestimento di una bottega solidale e l’implementazione di una serie di attività di promozione del territorio, tra cui l’allestimento di un B&B, favorendo l’inclusione socio-lavorativa di persone in condizione di svantaggio.
A questo link è possibile ascoltare la puntata condotta da Francesca Romana Ceci e Massimo Giraldi che hanno intervistato Vincenzo e Mamadou.
https://www.raiplayradio.it/audio/2021/02/CHE-GIORNO-E-cdea89ee-6f28-4e59-b775-78ebe2a83c6f.html
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