«Dobbiamo fare il deserto intorno alla mafia». Le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in visita a “Terra Aut”
di cooperativasocialealtereco
«Vivo con dolore il fatto che qui, in questo territorio, la mafia prosperi ed abbia dimostrato di essere particolarmente incisiva. Ecco perché è importante una manifestazione come quella di oggi. Noi dobbiamo assolutamente fare il deserto intorno alla mafia. Abbiamo rafforzato gli uomini e la presenza dello Stato, ma non è sufficiente. Dobbiamo anche alimentare la cultura contro la criminalità mafiosa, dobbiamo coinvolgere tutti i giovani, come in questa iniziativa, perché loro sono il seme della speranza che ci consentirà di venire a capo dei traffici mafiosi. È qui, fra le difficoltà, che cresce la speranza. La mafia è come un virus, i ragazzi sono il vaccino contro la rassegnazione, “il fresco profumo di liberta” di cui parlava il giudice Paolo Borsellino e a cui si ispira il progetto portato avanti dalla cooperativa Altereco. La forza d’urto dei giovani, la spinta più forte per l’Italia». Sono le parole del presidente del Consiglio Giuseppe Conte che questa mattina a Cerignola ha effettuato una visita sui terreni di “Terra Aut” confiscati alla mafia.
La cooperativa sociale Altereco, che in contrada Scarafone, sui beni sottratti al boss Giuseppe Mastrangelo, gestisce un terreno agricolo di 8 ettari con annesso fabbricato, è infatti tra le dieci cooperative che in tutt’Italia sono impegnate ad accogliere i giovani studenti nel progetto pilota organizzato dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, insieme al Ministero dell’Istruzione. Ed oggi, accompagnato dal Ministro della Pubblica Istruzione, Lucia Azzolina, e dal presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, senatore Nicola Morra, il presidente Conte ha fatto tappa sul bene sottratto alla criminalità organizzata il cui sogno di agricoltura sociale è reso oggi ancora più forte grazie al progetto “Il fresco profumo della libertà”, tra gli interventi selezionati nell’ambito della quarta edizione del Bando Beni Confiscati alle mafie 2019, promosso dalla Fondazione CON IL SUD insieme alla Fondazione Peppino Vismara.
La visita sul bene confiscato alla mafia rientrava nell’ambito delle iniziative previste in occasione della presentazione del progetto “LegaliTour: percorsi di legalità, formazione ed orientamento nel sistema educativo nazionale di istruzione”, svoltosi nell’Auditorium “Teodato Labia” dell’Istituto “Zingarelli–Sacro Cuore” di Cerignola. Dopo l’incontro con gli studenti che in queste settimane hanno partecipato ai campi della legalità sui terreni di “Terra Aut”, il presidente Conte ha visitato il bene sottratto alla mafia che attraverso la coltivazione e la trasformazione di prodotti ortofrutticoli e l’inserimento socio-lavorativo di persone in condizione di svantaggio, è diventato in questi anni avamposto di legalità, di economica sostenibile, di lavoro regolare, di sviluppo, di antimafia sociale.
Le produzioni di “Terra Aut” spaziano dall’uva da tavola alle olive coratine dalle quali viene prodotto l’OlioAut, per poi passare alle ciliegie e agli ortaggi da cui nascono patè di cime di rapa, zucchine grigliate sott’olio d’oliva , melanzane grigliate sott’olio d’oliva, fino all’ultima scommessa: la produzione di 25mila bottiglie di passata di pomodoro biologico. Una sfida resa ancora più ambiziosa con il progetto “Il fresco profumo della libertà”, tra gli interventi selezionati nell’ambito della quarta edizione del Bando Beni Confiscati alle mafie 2019, promosso dalla Fondazione CON IL SUD insieme alla Fondazione Peppino Vismara. L’iniziativa promossa dalla Cooperativa Sociale Altereco – con un nutrito partenariato di enti pubblici e privati – prevede anche la realizzazione di un orto sociale, l’allestimento di una bottega solidale e l’implementazione di una serie di attività di promozione del territorio, tra cui l’allestimento di un B&B, favorendo l’inclusione socio-lavorativa di sei persone in condizione di svantaggio.
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