1 APRILE – Una mattina immersi nella storia di Isola di Capo Rizzuto.

Conoscere a fondo i luoghi all’interno dei nostri itinerari è una delle missioni del Postale 2.0.

Sabato 1 Aprile insieme al gruppo dei volontari del progetto abbiamo visitato il Museo Civico Demologico che si trova a Palazzo Barraco, struttura che ospita anche il Comune di Isola di Capo Rizzuto.

Isola di Capo Rizzuto infatti non è soltanto circondata da una delle Aree Marine Protette più vaste d’Europa, non è soltanto panorama mozzafiato, ma è storia, una storia contemporanea che si lega alla riforma agraria e una storia antica che si fonde col mito.

All’interno del Museo Civico Demologico abbiamo avuto modo di osservare centinaia di strumenti da lavoro contadino risalenti al XIX e al XX secolo, che la popolazione ha messo disposizione della comunità. Cosi come oggetti di uso quotidiano, vestiti, e tantissime fotografie della vita contadina.

Grazie alle sapienti guide presenti nel Museo, abbiamo fatto un viaggio lungo due secoli,  ascoltando la storia delle tradizioni come quella di Corajisima (lett. Quaresima). Quest’ultima, moglie di Carnevale, era una bambola che si appendeva al balcone e scandiva il tempo della Quaresima appunto. O ancora il racconto della tradizione del braciere, luogo domestico della socialità, l’antenato della televisione.

La mattinata è proseguita con la visita alla Villa Comunale, anticamente i giardini di Palazzo Barracco; a questo proposito è importante sottolineare che il latifondo Barracco era il più grande del Regno di Napoli e Giovanni Barracco, che nacque a Isola di Capo Rizzuto, divenne prima deputato e poi senatore del neonato Regno d’Italia.

L’ultima tappa della nostra visita è stata fra le due antiche porte (di Terra e di Mare) costruite dal feudatario di Isola, il barone Antonio Ricca, rifortificando cosi nel 1549 le mura cittadine  e il castello feudale di cui oggi sono visibili i resti.

Continueremo le nostre visite con l’obiettivo di far emergere le bellezze nascoste dei territori scelti per gli itinerari nel tentativo di farvi conoscere un’altra Calabria.