Perifebiblio, TerradiConfine e la voglia di ribaltare il concetto di periferia
di perifebiblio
TerradiConfine nasce nel 2008 in seguito all’incendio dei campi rom di Ponticelli, quando un gruppo di giovanissimi decise di intervenire tramite piccole attività sociali volte a migliorare il quartiere. Da 16 anni l’associazione lavora per il territorio in tantissimi modi, dalla rigenerazione di spazi al rilancio culturale di spazi e luoghi. Tra i luoghi, la Biblioteca Deledda, una delle sedi di progetto di Perifebiblio, il progetto finanziato dalla Fondazione Con Il Sud e Cepell e promosso dal Comune di Napoli.
Quella dell’associazione Terra di Confine è una storia densa che attraversa tutta la periferia est e che si forgia con l’impegno anticamorra.
Un impegno, come spiega Andrea De Angelis, una delle colonne portanti dell’Ente che si concretizza con la fitta collaborazione e l’inserimento dell’associazione all’interno del presidio di Libera di Ponticelli. Nomi, memoria, luoghi, date sono al centro delle nostre attività per il sociale. L’attenzione e la cura per il territorio e le persone che lo abitano sono da sempre il motore che anima le nostre attività e la nostra vita, così forti da non fermarsi neanche durante il lockdown. Proprio durante quei mesi abbiamo svolto, in collaborazione con alcune chiese della zona est di Napoli, un lavoro di distribuzione di pacchi alimentari per le famiglie e le persone più bisognose. Abbiamo deciso di investire tutte le nostre forze in progetti socio-culturali volti a migliorare i luoghi che viviamo, come: progetti come ludoteche sociali, rigenerazione di spazi, attività sportive per i bambini del quartiere, attività teatrali. Queste sono una parte delle attività che tutt’ora portiamo avanti dopo più di 15 anni dalla nostra nascita.
Cos’è per voi una biblioteca?
La biblioteca è per noi un presidio di cultura, un luogo non solo legato al mondo dei libri e alla loro consultazione, ma anche al dibattito e allo scambio delle idee. Un luogo che diventa un’opportunità e un investimento culturale.
Quali sono le vostre attività all’interno del progetto Perifebiblio?
Una premessa: il progetto Perifebiblio è in continuità con il lavoro iniziato nel 2019 con il progetto Socializziamo 1 e Socializziamo 2 che abbiamo portato avanti insieme ad altre due associazioni partner (Noi@Europe e Cooperativa Sepofà). L’obiettivo è quello di fare della biblioteca un presidio culturale per il quartiere di Ponticelli.
Dal 2020 – e ora grazie a questo progetto – assicuriamo il prolungamento dell’orario di apertura della biblioteca, garantendo un servizio di aula studio, prestito, lettura e socializzazione della durata di 11 ore, facendo diventare la Deledda la biblioteca pubblica con l’orario di apertura più ampio della Campania. Grazie a questo lavoro siamo riusciti a coinvolgere un numero considerevole di utenti, rendendo la biblioteca sempre più un posto di cultura e socializzazione, un posto dove ritrovarsi, studiare, ripetere, lavorare, leggere e condividere idee e pensieri.
Tra le altre attività che portiamo avanti nella biblioteca Deledda abbiamo anche dei laboratori creativi di narrazione per bambini. L’idea è quella di avvicinare alla lettura e alla cultura anche i più piccoli, che rappresentano il presente e il futuro di questo quartiere. Abbiamo deciso di investire in queste attività coinvolgendo esperti del settore, capaci di operare in maniera adeguata, strutturata e professionale per offrire servizi che riteniamo fondamentali.
Un vostro sogno per la città?
Ribaltare la concezione che vede la periferia come luogo di criminalità, disgregazione sociale o come uno spazio marginale di una città. Riuscire ad avere servizi adeguati ad una popolazione vasta quale quella di Ponticelli, vuol dire migliorare il proprio quartiere, il proprio stile di vita, ma soprattutto la propria città. Migliorare gli spazi in comune e il bene pubblico vuol dire migliorare se stessi e la propria comunità.
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