Progettazione partecipata e rete solidale. Dal progetto “Perché no?” un impegno concreto sul territorio

di

Un laboratorio di progettazione partecipata, che si è svolto online, e un incontro in presenza per allargare la rete solidale. L’impegno sociale del progetto “Perché no?” si estende alla città di Palermo e alla Sicilia.
Nel “Living lab” si è cominciato con il racconto del progetto “Perché no?”, finanziato dal Fondo di Beneficienza di Intesa Sanpaolo e dalla Fondazione Con il Sud e realizzato dalla Cooperativa Sociale Asterisco, capofila del progetto, e i partner Centro Astalli di Palermo, Confcooperative Palermo, Ufficio Servizio Minorile di Palermo. La presentazione del progetto è stato un punto di inizio per analizzare le prassi realizzate nei progetti finalizzati all’inclusione di soggetti fragili, migranti e non solo, e da qui stimolare il dibattito partecipato volto a identificare soluzioni possibili agli ostacoli all’inclusione. Sono stati invitati a partecipare gli attori territoriali, a vario titolo, del processo di integrazione e inclusione dei soggetti vulnerabili.
La metodologia adottata del Living lab ha inteso stimolare la creazione di rapporti collaborativi tra tutti gli attori coinvolti, favorire la messa in rete delle conoscenze, promuovere l’analisi di possibili soluzioni e generare processi di co-progettazione. A partire quindi dal racconto del progetto, dall’analisi delle criticità e opportunità, si è passati all’apertura di 4 tavoli di confronto, animati da moderatori esperti, a cui ogni singolo partecipante potrà iscriversi, volti ad aprire il confronto su problematiche, criticità, ostacoli all’inclusione. Queste le tematiche: le nuove forme di co-housing; forme di finanziamento e sostegno finanziario a neo imprese alternative al circuito bancario; progetti e startup tra modelli e difficoltà organizzative; il supporto psicologico e la mediazione come catalizzatori dell’inclusione.
Al termine dei lavori di ciascun tavolo sono stati restituiti gli esiti del confronto sulle 4 tematiche in condivisione di gruppo. Output del laboratorio è stata la proposta di sottoscrizione di un protocollo multiattore che istituisce un Tavolo di confronto, con incontri trimestrali, volto alla definizione di buone pratiche da adottare per le successive programmazioni, strategie di intervento efficaci, consolidamento di reti multiattore.

Il Centro Astalli di Palermo ha poi ospitato un incontro per promuovere il tutoraggio educativo realizzato da famiglie o da singoli individui volontari a vantaggio dei minori e giovani destinatari. Protagonisti di “Perché No?” sono, infatti, 50 giovani in condizioni di disagio sociale, di età compresa tra i 16 e i 29 anni, che intendono raggiungere e mantenere la propria autonomia di vita e di lavoro. In parallelo alle attività del Progetto volte a fornire supporto all’inclusione lavorativa (presa in carico, Orientamento, Formazione, Tirocini, Creazione Cooperativa) si è snodata un’azione a sostegno dell’inserimento sociale dei giovani destinatari, denominata “Rete solidale”, con l’intento di promuovere dei “legami solidali” tra i destinatari e le persone o le Famiglie che hanno scelto di accompagnare i giovani nel percorso di inclusione e di esserne da stimolo, da punto di riferimento. La prima attività avviata è stata quella legata alla ricerca e selezione delle famiglie o dei singoli che volessero agire da tutor solidali, ai quali è stato dedicato un percorso di supporto della durata di 30 ore distribuite nell’arco progettuale, per fornire strumenti utili per affrontare la delicata azione di sostegno ai giovani destinatari del progetto. Parallelamente hanno avvio i “tutoraggi solidali”, cioè gli affiancamenti ai destinatari da parte di coloro che svolgono il ruolo di tutor.
In occasione del’incontro, sono state presentate le esperienze vissute e condivise con una platea potenzialmente interessata a entrare a far parte della Rete solidale del Progetto “Perché No?”. Ne hanno parlato adulti che stanno svolgendo l’esperienza del tutoraggio e giovani che vengono seguiti dai loro “nuovi Tutor”. E alcuni volontari hanno aderito al progetto, entrando a far parte della Rete solidale.

Regioni

Ti potrebbe interessare

La rete solidale del progetto “Perché no?” a sostegno di giovani in condizioni di svantaggio

di

La creazione di una rete solidale è uno dei pilastri del progetto “Perché No?”, finanziato da Fondo di Beneficienza Intesa Sanpaolo e...

Lamin e il suo lavoro in cucina: “Così mi sono inserito a Palermo grazie al progetto ‘Perché no?'”

di

Lamin Jarju, poco più di 24 anni, vive in Sicilia da quattro. Nel suo passato, il viaggio dal Gambia in Italia, seguendo...

Dal progetto “Perché no?” nasce un tavolo di progettazione partecipata per l’inclusione socio-lavorativa

di

La realizzazione di un Tavolo di condivisione permanente per la progettazione partecipata tra soggetti pubblici e privati volto all’inclusione socio-lavorativa di persone...