Dal progetto “Perché no?” nasce un tavolo di progettazione partecipata per l’inclusione socio-lavorativa

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La realizzazione di un Tavolo di condivisione permanente per la progettazione partecipata tra soggetti pubblici e privati volto all’inclusione socio-lavorativa di persone fragili è uno degli esiti del Progetto “Perché no?”, finanziato dalla Fondazione con il Sud e dal Fondo beneficenza Intesa SanPaolo, realizzato da Asterisco Soc. Coop. Soc., USSM, Centro Astalli, Confcooperative.
Nell’ambito del Progetto, infatti, è stato realizzato il 19 maggio 22 un Living Lab Inclusione che ha avuto come risultato la sottoscrizione di un protocollo di progettazione partecipata tra Organizzazioni di varie province siciliane.
Il Protocollo ha istituito un Tavolo che, riunitosi già la prima volta il 14 dicembre scorso, si propone di riconfermarsi con incontri a cadenza trimestrale per promuovere il confronto e lo scambio – e quindi l’arricchimento reciproco – tra organizzazioni che a vario titolo si occupano in Sicilia di inclusione di soggetti fragili. Il Protocollo è stato siglato già da 10 Organizzazioni ma potrà accogliere altre ed ulteriori Organizzazioni che si vorranno aprire a questa forma di positiva contaminazione per il rafforzamento della progettazione sociale.

Il primo tavolo è stato coordinato dal Capofila del progetto Asterisco ed i successivi saranno coordinati ognuno da una diversa Organizzazione che proporrà di volta in volta il proprio tema di confronto e dibattito. Gli enti promotori credono che la condivisione, la concertazione e il reciproco arricchimento possano essere elementi che possano essere volano per la realizzazione di percorsi inclusivi reali ed effettivi. La realizzazione dei Tavoli, quindi, spinge il Progetto “Perché no?” ben oltre il suo arco progettuale proponendosi come misura di rafforzamento delle reti territoriali e concreto modello di progettazione partecipata.
“Partecipiamo al tavolo con l’intenzione di confrontarci con gli altri enti che nel territorio si occupano di marginalità perché all’interno della struttura che gestiamo ci occupiamo di persone senza dimora – spiega Nadia Sabatino, presidente della cooperativa sociale La Panormitana, presente al tavolo -. Siamo stati interessati al tavolo in relazione alla possibilità di lanciare una sfida ai nostri ospiti per essere promotori attivi del loro cambiamento come, ad esempio, la costituzione di una cooperativa”. “I tavoli di coprogettazione assumono un valore fondamentale per progetti efficaci, efficienti e con sostenibilità nel tempo – aggiunge Daniele Amorosino di Confcooperative -. La possibilità di confrontarsi con altri attori portatori di interessi comuni consente di coniugare i vari aspetti per ottenere risultati quanto più efficienti. L’obiettivo è una progettazione condivisa che possa essere il risultato dell’esperienza dei vari partner”.

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