“World Radio Day”:accesso all’informazione,libertà di espressione ed uguaglianza di genere sulle onde radio
PAZZI PER LA RADIO 3.0, alla sua terza edizione, e’ un progetto sulla comunicazione sociale, che opera in Calabria, nell’ambito del territorio Cosentino.
La messa in onda dei programmi in radio avviene di sabato mattina,presso gli studi di Radio Ciroma,sui 105.7 FM, in streaming sul sito ciroma.org , con diretta Facebook alla pagina Progetto Pazzi per la radio 3.0, su Instagram @pazziperlaradio3.0, su Twitter progetto pazzi per la radio 3.0, e canale YouTube.
Passaggi inerenti i programmi radiofonici, vengono riproposti di sabato e domenica, tramite alcune Tv locali regionali calabresi tra le più accreditate.
L’appuntamento viene curato e realizzato con la collaborazione del Comitato di redazione, che si riunisce di giovedì e si occupa della programmazione radio, di tenere aggiornati i profili FB e Twitter del progetto, raccontando, attraverso post sul Social Network, le nostre giornate in radio, le testimonianze e gli eventi che hanno caratterizzato le nostre trasmissioni.
Tale percorso mira all’attivazione circolare delle esperienze positive di solidarietà e cittadinanza attiva,da parte di soggetti organizzati e di singoli cittadini, cosi da incrementare e migliorare la partecipazione collettiva alla vita sociale della comunità di appartenenza. Molte le richieste che ci arrivano per aderire alle nostre iniziative e tante, anche, quelle che proponiamo noi stessi per far crescere e manifestare l’operato del no profit.
L’esperienza acquisita, infatti, ci ha dimostrato l’importanza dell’informazione quale mezzo indispensabile ed essenziale,atto a definire i processi di inclusione e coesione sociale in maniera efficace. Molte sono state le idee diffuse, le campagne sostenute ed i temi affrontati, anche con attori nazionali, come nel caso della Campagna sulla Fibromialgia, durante la quale hanno interagito con noi Presidenti e referenti nazionali.
“Parlare di fibromialgia non è mai semplice”, esordiscono così la dottoressa Anna Scaglione, psicologa psicoterapeuta e la dottoressa Barbara Suzzi referente nazionale per il CFU Italia,“fare rete sul territorio, e promuovere campagne come questa, sono una grande opportunità .Ci auguriamo che, questo tipo di progetti abbiano davvero lunga vita” Ed una giovane donna cosentina,affetta da Fibromialgia, ancora oggi frequenta le tante riunioni di ascolto.
In merito alla nostra campagna di sensibilizzazione contro il maltrattamento e l’abbandono degli animali, Francesca, volontaria di Croce del Sud Onlus, sostiene che “fare comunicazione sociale dà la grande possibilità di trasmettere messaggi che siano riconoscibili e tutelabili, generando una sensibilità particolare a tematiche che sono effettivamente meritevoli di tutela, come il Randagismo, e che richiederebbero molto più valore ed attenzione rispetto ad altre che quotidianamente tempestano le nostre giornate”.
Non solo campagne e comitati, Pazzi per la Radio 3.0 è fatta da tanti giovani volontari,con esperienze e culture diverse,che ci affiancano dai 6 ai 18 mesi, in percorsi di accompagnamento. Vogliamo proporvi qualche loro racconto, perché possa essere manifesto il lavoro sociale svolto grazie alla Radio e alla Comunicazione in generale.
“Il vantaggio, per noi beneficiari di tali iniziative”, dichiara la volontaria Gianina Ionela Valeanu, di Sissi,donne immigrate, “è quello di sentirsi una presenza più visibile all’interno della società. Sentirsi accettati, avere la possibilità di esprimere i propri valori, avere accesso a nuove possibilità che vadano oltre gli stereotipi correnti sulle nostre persone e sulla nostra qualità di migranti”
“La partecipazione in radio ha rappresentato una più incisiva occasione per farsi meglio conoscere quali portatori di innovazione sui territori, di capacità anticipatorie rispetto alle risposte, spesso tardive,che le istituzioni non riescono a dare,sui fenomeni di disagio e vulnerabilità della comunità in cui si vivono” ci dice l’avv. Marrazzo, intervenuto nei nostri studi sui temi di tutela dei diritti.
“Una grande esperienza, da un punto di vista emotivo e associazionistico, che ha permesso all’ADAC (Associazione Disturbi Alimentari Cosenza) di informare e fare prevenzione, su un tema così importante quanto, ahimè, ancora poco conosciuto, come quello dei disturbi del comportamento alimentare”, afferma decisa la dottoressa Sabrina Cichello, psicologa psicoterapeuta e cofondatrice dell’ADAC. “La mission dell’associazione è la prevenzione dei disturbi alimentari e, grazie al progetto “Pazzi per la radio 3.0” è stato possibile raggiungere un bacino di persone, sia mediante il canale radiofonico che social, impensabile da raggiungere attraverso qualsiasi altro canale”.
Una giovane volontaria si è, invece, aggiunta al nostro gruppo da 9 mesi e ha voluto, da subito, essere coinvolta attivamente, leggiamo cosa ci scrive….
“Ho partecipato al progetto “Pazzi per la radio 3.0” in veste di volontaria, occupandomi della gestione dell’account Instagram, con lo scopo di mostrare il backstage di ciò che avveniva durante le dirette in radio, cercando di creare, cosi, un contatto diretto e immediato”, ci racconta Michela Guido,studentessa universitaria di 20 anni.” Avevo sempre considerato la radio uno strumento obsoleto ma,ad oggi, ho completamente rivisitato la mia idea, arrivando alla conclusione che la radio è uno strumento ricco, versatile e producente”
Molti giovani, e volontari, come la nostra Micaela, si sono avvicinati al progetto ed al mondo del volontariato. Qualcuno si è sentito particolarmente incoraggiato a mettersi in gioco, elaborando cosi un progetto di vita con ricadute occupazionali. E’ il caso degli appassionati del mondo dei fumetti di Cosenza, ospiti in radio, che noi abbiamo supportato e che hanno deciso di dar vita ad un ‘impresa che gestisce eventi molto importanti, quali Cosenza Comics and Games, il più imponente festival del fumetto e della cultura pop della Calabria.
Ma come non ricordare i giovani che hanno voluto testimoniare in radio di aver superato l’handicap della balbuzie e hanno scelto la nostra radio per farlo, spontaneamente; o dei giovani scolari che da grande sognano di essere giornalisti e per un giorno li abbiamo lasciati “provare”. Vedere i sorrisi raggianti dei bambini, dei ragazzi, delle insegnanti e dei genitori, è stata la nostra grande ricompensa!!!