A settembre “Pazzi per la Radio” tornerà! Ma intanto come è andata?

PAZZI PER LA RADIO 2 – FUORI LA VOCE”

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Le iniziative che attraverso il programma radio sono state pubblicizzate e a cui hanno aderito per una o più giornate di volontariato e o consulenza, giovani e volontari, sono state le sei giornate dedicate agli eventi di “Fuori la Voce”.  In questo caso le iniziative sono state focalizzate su temi di carattere socio-culturale anche in relazione alle finalità statutarie degli enti che le hanno gestite e realizzate, come On Air e i 70 anni del CIF. Partecipazione e coinvolgimento di tutte le Ciffine, sia in Radio per una puntata speciale sia con il convegno/seminario sui temi cari al CIF Nazionale: il dibattito politico, il volontariato ed in particolare il volontariato femminile. Per l’ 8 marzo 2016, l’odv Be Equal ha organizzato per la Giornata della Donna un evento teatrale dal titolo “Rinvio a Giudizio” focalizzato sul tema del contrasto alla violenza di genere ( oltre 87 partecipanti, fra pubblico e volontari); L’Ass. Adac ha presentato, invece, un seminario sui disturbi alimentari che ha visto la partecipazione di tanti esperti del settore sia in veste di relatori che di pubblico ( oltre 15 volontari esterni al progetto “Pazzi per la Radio”); evento ALT seminario sulla salute; evento MEDA Calabria con la “Merenda solidale” con la partecipazione di bambini e bambine nel Parco Corrado Alvaro. Oltre 25 volontari, alcuni appartenenti all’Ass. Meda altri interessati al progetto di contrasto alla stigmatizazzione dei disabili e all’abbattimento delle barriere architettoniche. Molti dei volontari sono stati reclutati attraverso le pagine FB degli eventi alla voce “Parteciperò”. Attraverso la pagina FB sono state raccolte adesioni per n. 32 utenti che hanno partecipato in modo capillare agli eventi organizzati dalla rete associativa di cui Pazzi per la Radio è componente base. Sono circa 25 le persone che attraverso il programma radiofonico hanno aderito alle tematiche ( e hanno richiesto maggiori informazioni sul tema e sulla modalità di partecipazione). Tre le tematiche: il salvataggio degli alberi monumentali di Pratopiano – Sila; contrasto violenza di genere; pubblicizzazione e promozione della raccolta fondi da destinare alla realizzazione di un parco per bambini disabili Parco Terra di Piero. Sono state n. 8 le persone che per affrontare una tematica presente in modo dirompente nella loro vita sono stati ospiti del programma radiofonico: i medici dell’ambulatorio sociale e aperto a tutti “G. Grandinetti”; Don Tommaso Scicchitano e altri per il problema della discarica di Donnici; Nunzio Scalercio, Webmastru uno dei più seguiti ed estrosi cittadini di Cosenza, unitosi al gruppo per parlare di di politica e società. Infine possiamo dire che il programma ha raccolto attorno a sé oltre 70 associazioni ed enti del Terzo Settore per un totale di n. 65 puntate, 65 un numero davvero interessante per un team di non professionisti della radio. Oltre 105 ospiti, che nel frattempo hanno anche ripetuto la loro esperienza con noi ai microfoni di Radio Ciroma.- Oltre 5 incursioni presso le iniziative in corso di realizzazione nella città, di cui un paio davvero interessanti e degni di essere segnalati e valorizzati. Ma veniamo agli effetti che il programma ha contribuito a produrre sul territorio di riferimento che possono essere distinti in un incremento e miglioramento della partecipazione dei cittadini alla vita sociale della comunità di appartenenza, con attivazione circolare delle esperienze positive di solidarietà e cittadinanza attiva di soggetti organizzati e singoli cittadini per capitalizzarle, diffonderle e rendere possibile la riproduzione del capitale sociale e sulla capacità del programma di generare conoscenza sul fenomeno della sussidiarietà orizzontale, promuovendo riflessioni su tematiche sociali per affrontare in modalità collettiva i cambiamenti sociali e le trasformazioni in corso. Le esperienze già raccolte nei precedenti progetti e le prospettive attese, mettono chiaramente in luce l’importanza dell’informazione per l’accesso ai servizi e sottolineano come la partecipazione dei diversi attori coinvolti nel Programma hanno innescato efficaci processi di inclusione e coesione sociale con assunzione di responsabilità per la difesa dei beni comuni. E’ necessario segnalare che per accesso ai servizi si intenda un ampio ventaglio di offerte che vanno da quelle della sfera pubblica alle attività e finalità di enti e organismi del Terzo Settore, che non particolarmente visibili sul territorio hanno un’utenza limitata. L’obiettivo della comunicazione sociale che favorisce dinamiche generative di nuove coscienze e senso di responsabilità nella cittadinanza può essere considerato raggiunto, ma proprio per la sua natura di elemento non esaustivo, il programma deve continuare e continuerà almeno nella forma della radio – per come la conosciamo, un po’ vintage. I benefici della comunicazione sociale che il progetto che il progetto ha proposto e che riproporrà, garantendo quindi la sostenibilità, sono riferibili ad un potenziamento della cultura della comunicazione, in particolare su tematiche sociali, sulla promozione di un maggior coinvolgimento degli operatori della comunicazione sugli stessi interessi. Il programma “Pazzi per la Radio 2 – Fuori la Voce ha attivato le forze più vive della realtà cosentina e provinciale con l’obiettivo di mettere a disposizione un maggior numero di risorse per la progettazione e la gestione di campagne sociali; ha promosso ricerche e studi sulla comunicazione in ambito sociale, utili anche alla definizione di nuovi linguaggi, canali e strumenti; sulla realizzazione di campagne di sensibilizzazione e di comunicazione sociale su temi considerati prioritari. Per il lungo termine, inoltre, gli effetti positivi che il progetto ha generato possono essere identificati come una buona pratica, un modello di riferimento per la cittadinanza attiva e la sussidiarietà orizzontale, per la collaborazione e lo scambio tra pubblico e privato. Il programma inoltre ha contribuito a determinare altri effetti positivi partendo dall’analisi e lettura del capitale sociale. Ciò ha permesso la valorizzazione della stessa per arrivare ad un’azione di sistema a sostegno della responsabilità sociale e la costruzione di una rete di soggetti e azioni che contribuiscono in modo sinergico alla progettazione sociale e all’erogazione di servizi efficaci ed efficienti rispetto ai bisogni di una territorio e di una comunità. In questo momento storico di grave crisi economica e sociale e di grandi incertezze, un progetto come questo ha aiutato ed aiuta a rafforzare il sistema di “welfare di comunità” e diventa una risorsa indispensabile per la coesione, la convivenza, il sostegno reciproco, l’identità civica, politica e sociale.

Il programma ha, inoltre, contribuito al conseguimento dell’obiettivo specifico nell’ottica di qualificare il volontariato cosentino, un volontariato che diventa protagonista in uno spazio top-down, in cui assume il ruolo di comunicatore, agente sociale, di oggetto della comunicazione come soggetto sociale, e di portatore di positività. In una duplice caratterizzazione: come elemento che valorizza il Terzo Settore e come esempio di riferimento da eguagliare e da proporre in una societàalla ricerca di modelli positivi. Il programma di sostegno, anche in relazione alla diversità di offerte all’interno del mondo del volontariato è diventato polo attrattivo per il cosiddetto people raising che è stato attuato attraverso nuovi sistemi di comunicazione. In particolare è stato utilizzato il web per coinvolgerli: mailing list, sms telefonico ( per un contatto diretto); partecipazione a forum di discussione; redazione di blog d’invito con la specifica del progetto; partecipazione presso l’Universitàdella Calabria alle lezioni dei corsi specifici legati alla formazione all’educazione e alla cura ( contatto indiretto). Il progetto, complesso ed articolato, è stato realizzato attraverso l’agire volontario. I volontari, aderenti alle associazioni partner, e i potenziali volontari che hanno espresso la volontàdi entrare a far parte del network reticolare sono stati valorizzati attraverso la specificità delle competenze possedute e il loro valore intrinseco. In particolare: i volontari aderenti al programma di sostegno hanno fatto parte del tavolo di gestione e coesione della partnership; alcuni di loro sono stati nominati responsabili di settori del progetto ( comunicazione; speakers ufficiali di rubriche dedicate immigrati per un’apprendimento peer-to-peer; report per incursioni giornalistiche nel territorio). Inoltre per evidenziare il riconoscimento dell’esperienza di volontariato che ogni volontario ha vissuto e a cui ha partecipato e per tradurre le sue attività e i suoi compiti in competenze, al termine del progetto è stato rilasciato ad ognuno un attestato di partecipazione da inserire nel proprio curriculum e da valorizzare in contesti diversificati, in ambito formativo, per migliorare la posizione lavorativa, per l’occupabilità per una crescita personale. Esso inoltre permetterà al volontario di fare un percorso che lo renderà consapevole delle capacità e delle conoscenze che possiede per proporsi meglio come cittadino. Il team di progetto ha potenziato il processo di consolidamento della cultura solidale dando valore alle diversità fra le varie associazioni e bilanciando i diversi interessi. Infine il progetto ha incrementato il percorso di accrescimento e di rafforzamento del potenziale che viene dal basso per un collegamento più stretto con il territorio.

 

Gabriella Dragani 

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