Opera 5 per la Casa di Matteo: da rifugio sicuro alle basi una nuova autonomia

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Ci sono momenti nella vita in cui tutto sembra crollare e l’unico desiderio è trovare un luogo sicuro, qualcuno che tenda la mano e offra un po’ di respiro. È proprio questo che abbiamo fatto alla Casa di Matteo e in partenariato con la Cooperativa InContatto, con il progetto Opera 5, promosso dal Pio Monte della Misericordia e sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD. Abbiamo accolto famiglie che stavano vivendo situazioni di enorme difficoltà, spesso aggravate da malattie o disabilità che fuggivano dal conflitto in Ucraina, portando con sé il peso della sofferenza, della paura e dell’incertezza.

Ora, dopo due anni intensi, ci troviamo all’inizio di una nuova fase del progetto. Una fase in cui la parola d’ordine è autonomia. All’inizio, l’obiettivo principale era accogliere e dare un rifugio sicuro a queste famiglie. Un rifugio, però, non è solo un tetto sopra la testa. È anche uno spazio di cura, di ascolto e di crescita. Il nostro team ha lavorato senza sosta per fornire un’assistenza completa, aiutando queste persone a trovare la loro strada, passo dopo passo. Abbiamo lavorato fianco a fianco, non solo per rispondere ai bisogni primari ma per costruire le basi di una nuova vita.

Ad oggi, la maggior parte delle persone che abbiamo accolto ha un lavoro stabile, grazie al sostegno dei nostri operatori che li hanno accompagnati in questo difficile percorso di reinserimento. Un dato che ci rende particolarmente orgogliosi è che tutte le famiglie hanno ricevuto i sussidi necessari, trovando così un po’ di stabilità economica.

“Dopo aver dato tutto il nostro supporto, dobbiamo preparare queste famiglie a lasciare la struttura che le ha accolte e accompagnarle verso una vita autonoma. Non è un processo facile, né per noi né per loro. Ma sappiamo anche che questo passaggio è fondamentale”. – afferma Valentina Annunziata presidente di InContatto – “Abbiamo fatto un percorso insieme e ora è il momento di raccogliere i frutti del lavoro di questi anni. Le famiglie che abbiamo accompagnato sono pronte a riprendere in mano la loro vita, forti del sostegno ricevuto e della consapevolezza di poter contare su sé stesse”

E Continua “Le sfide non sono finite, ma siamo pronti ad affrontarle con la stessa dedizione e passione che ci hanno guidato fin dall’inizio. Abbiamo costruito qualcosa di importante, e ora tocca alle famiglie prendere il loro volo verso una vita migliore, portando con sé il calore e la sicurezza che hanno trovato qui con noi”.

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