Gianfranco, anima e motore dell’Associazione Una Speranza di Sala Consilina
di associazioneunasperanza
Anima e motore del Centro per disabili Una Speranza, di Sala Consilina (Sa), è sicuramente Gianfranco Santopaolo, padre di Vincenzo, ragazzo disabile, che gli ha dato la forza di trasformare un sogno in realtà.
Grazie all’incontro con don Vincenzo Federico, parroco della Chiesa di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori a Padula, getta le basi per costruire una rete familiare intorno al grande tema del “dopo di noi” e per fissare quale primo obiettivo la realizzazione a Sala Consilina di un luogo dove promuovere l’incontro e la cura.
La realizzazione, nel 1997, insieme ad altri genitori di ragazzi con disabilità, dell’associazione “Una Speranza”. L’obiettivo era di condividere le esperienze e le problematiche ma anche di rimboccarsi le maniche, intanto, per far vivere meglio il presente ai loro ragazzi in maniera condivisa e inclusiva.
Il primo step è già realtà con la realizzazione del Centro diurno a Sala Consilina (Sa). Ma l’altro obiettivo è il futuro di questi ragazzi, il “Dopo di noi”, realizzando anche un Centro residenziale dove i ragazzi possano vivere h24.
Per realizzare il suo sogno Gianfranco ha speso i suoi risparmi e ogni giorno, da anni, ci mette il suo lavoro quotidiano, il suo saper fare e ingegnarsi grazie anche al sostegno della Fondazione della Comunità Salernitana, di altre associazioni territoriali e della Fondazione Con Il Sud.
Oltre al bello, funzionale e ampio edificio su più livelli, l’area è dotata di terreni che sono stati spianati e resi coltivabili. È stato persino perforato un pozzo artesiano che fornisce preziosa acqua per irrigare gli orti e alberi da frutta.
L’area comprende anche un esteso uliveto che produce dell’ottimo olio extravergine. Sono presenti anche allevamenti di pollame e di ovi-caprini. Inoltre, ci sono alveari che forniscono pregiato miele che con l’olio e gli altri prodotti a km zero riforniscono un punto vendita solidale.
Un vero e proprio miracolo della volontà che non deve fermarsi ora: c’è bisogno ancora di tanto aiuto e disponibilità per completare la struttura polifunzionale che sia un’opportunità per tante famiglie che da sole non ce la potrebbero fare.