Comincia l’era di MEZZO (1/2): il progetto si è presentato alla città di Olbia

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Promuovere nuovi servizi di mobilità sostenibili a Olbia e rivolti principalmente alle persone fragili e ai loro caregiver: si intitola MEZZO (1/2) il progetto nato dall’associazione hub.MAT – Laboratorio per la mobilità, l’ambiente ed il territorio, che coinvolge numerosi partner per rendere la città più accessibile e quindi inclusiva. Ed è stato ufficialmente presentato lo scorso 14 luglio con una conferenza stampa in sala giunta, nel palazzo comunale di Olbia. Alla presenza di istituzioni, partner e media locali.

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Il progetto è sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD e punta su una strategia basata sull’integrazione di tre livelli di mobilità: ciclabile, pedonale e intermodale. L’iniziativa si divide tra un importante intervento a livello pratico e una campagna di sensibilizzazione del territorio attraverso attività che coinvolgano i cittadini.

«Il bando della Fondazione con il Sud denominato “Mobilità Sostenibile al Sud” ci è sembrato molto interessante per la possibilità di estendere il diritto alla mobilità attiva e sostenibile a Olbia – commenta Roberta Calcina, presidente di hub.MAT, ente capofila –. In particolare, intendiamo farlo attraverso un mix di soluzioni intermodali per accedere ai servizi essenziali e aumentarne l’esposizione alle opportunità sociali ed economiche che la città ha da offrire. Abbiamo raccolto intorno a questa idea di base le organizzazioni competenti per costruire un progetto di grande impatto: le associazioni di Olbia che si occupano di persone con disabilità fisica, sensoriale, cognitiva, ma anche sociale ed economica (Sensibilmente odv, Anteas, Libere Energie), gli enti istituzionali (il Comune e Aspo), le organizzazioni nazionali più accreditate sul tema della valutazione della mobilità attiva sul benessere individuale e collettivo, sulla sostenibilità ambientale e la qualità dell’aria (Decisio, EETRA e Cittadini per l’aria) insieme a TaMaLaCà, il FabLab Olbia e l’Università di Sassari, con il Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica, che porteranno nel progetto la loro competenza tecnica e scientifica per realizzare sul territorio un progetto di grande impatto». Dalla sua fondazione, hub.MAT ha promosso e portato avanti diversi progetti, dallo scambio internazionale di buone pratiche “Cyclewalk”, al quale ha partecipato con grande entusiasmo il Comune di Olbia, alla sperimentazione di accessibilità nei quartieri periferici con “SiamoQ” e la strada scolastica di via Nanni, fino alla realizzazione della ciclofficina Margherita Hack.

 

«Come amministrazione abbiamo scelto di aderire attivamente al progetto — così il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi — perché in linea con le nostre ambizioni: incoraggiare la mobilità sostenibile sulle nostre strade e arrivare a una città sempre più accessibile». In questo senso si ricorda l’introduzione del limite dei 30 km orari per i mezzi sul territorio comunale, in questo Olbia è la prima città d’Italia. Così come l’introduzione della strada scolastica in via Nanni, la prima in Sardegna, ed alla quale ne sono seguite altre su richiesta dei cittadini olbiesi. «Questo progetto può offrire un grande contributo per la creazione di spazi ciclopedonali in una delle aree più trafficate — ancora il primo cittadino — dove sono presenti la stazione ferroviaria, le fermate dei pullman e in vicinanza delle scuole».

Più nello specifico, la strategia di MEZZO (1/2) prevede di agire su tre livelli di mobilità sostenibile al fine di offrire più alternative di spostamento. La mobilità ciclabile: il progetto metterà a disposizione mezzi ciclabili diversi a pedalata assistita, per la mobilità in autonomia di persone con difficoltà o disabilità compatibili a trasporto di persone fragili, gestite all’interno di uno spazio dedicato, la velostazione, presso Stazione Olbia Terranova, (grazie alle intese con Rete Ferroviaria Italiana per l’uso degli spazi). Sono previsti servizi di formazione all’uso dei mezzi ciclabili; la mobilità pedonale, con interventi di urbanismo tattico e wayfinding per rendere più accessibili una selezione di percorsi pedonali che convergono sulle scuole ubicate in un raggio di 500 mt dalla stazione e il centro storico; la mobilità con TPL e intermodale, con allestimento di fermate bus accessibili sui percorsi pedonali selezionati e, speriamo, il coinvolgimento dei tassisti per corse dedicate a tariffa fissa. I servizi di mobility management saranno coordinati da una webapp che fornirà anche informazioni agli utenti e raccoglierà i dati necessari a valutare l’impatto ambientale, socio-economico e sulla salute individuale e pubblica. Per valutare l’impatto sulla qualità dell’aria, sono programmate delle attività di citizen science per la costruzione dei sensori e campionatori e la realizzazione di campagne di rilevazione pilota.

Come sopra indicato, oltre hub.MAT la rete coinvolge il Comune di Olbia, l’Università degli studi di Sassari – Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica, ASPO Olbia, SensibilMente Odv, Anteas Gallura Odv, Associazione Libere Energie Onlus, Fab Lab Olbia, Cittadini per l’aria Onlus, Cras srl, Decisio Srl, Eetra srl Sb, Tamalacà srl.

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