OCCASIONE DI INCLUSIONE SOCIALE PER I RAGAZZI DISABILI O SVANTAGGIATI
In sinergia con il Coordinamento nazionale delle Comunità di Accoglienza di Sicilia, presieduto da Salvatore Cacciola, Rete Fattorie Sociali e il Centro per l’Impiego di Tremestieri Etneo, Mettiamoci in Gioco ha ospitato presso “La Casa degli Originali Talenti” due seminari informativi su Garanzia Giovani, il piano europeo per combattere la disoccupazione giovanile. Una vera e propria piaga per la Sicilia che a dimostrazione della sua “fame” di lavoro, risulta la regione con il più alto numero di adesioni al Programma.
Vito Maugeri, il direttore del Centro per l’Impiego di Tremestieri Etneo, nel corso della prima parte del seminario, ha illustrato i contenuti del Programma, a cominciare dai destinatari, vale a dire i cosiddetti NEET un acronimo che sta per Not in Education, Employment or Training, ossia ragazzi e ragazze che non lavorano e non studiano, con un’età compresa tra i 15 e i 29 anni.
Iniziative, servizi informativi, percorsi personalizzati, incentivi: sono queste le misure previste a livello nazionale e regionale per offrire opportunità di orientamento, formazione e inserimento al lavoro. I giovani possono rivolgersi al Centro per l’impiego, per ottenere tutte le informazioni su Garanzia Giovani, qui saranno seguiti per realizzare la registrazione online (www.garanziagiovani.it o su www.silavsicilia.it) – il primo passo fondamentale per aderire al Programma – conoscere le opportunità di lavoro disponibili, quali sono gli eventuali corsi di formazioni disponibili, come avviare un’impresa o come fare il Servizio Civile. Il nostro Centro per l’Impiego – ha detto Maugeri – sta lavorando alacremente per supportare i giovani che intendono aderire, siamo in linea tra le registrazioni e le convocazioni per il colloquio di orientamento. Questo programma – ha aggiunto – può rappresentare un’opportunità per i giovani ma anche per le aziende che per crescere decidono di investire in risorse umane”.
Le aziende, possono per esigenze interne, chiedere l’attivazione di un determinato tirocinio, della durata di sei mesi o un anno nel caso di soggetti svantaggiati. Non dovranno sostenere alcun onere, ma dovranno solo fornire al tirocinante l’assicurazione per infortuni e responsabilità civile. I tirocinanti riceveranno dall’Inps un’indennità di 500 euro al mese. Se alla fine del percorso formativo l’azienda assumerà il tirocinante, potrà ottenere un bonus occupazionale fino a 6 mila e fino a 8 mila euro di sgravi fiscali. ”Constatiamo che tra le aziende c’è ancora scarsa informazione sull’argomento – ha osservato Salvatore Mavilla, presidente del Consiglio comunale di Sant’Agata Li Battiati – pertanto siamo grati a Mettiamoci in Gioco per aver ospitato questa occasione di approfondimento su questo importante strumento”.
Alla formazione sul campo, Garanzia Giovani attribuisce un ruolo centrale. “Si vuole invertire la tendenza – ha detto Marcello di Pollina, responsabile di Ires, l’istituto di studi e ricerche economiche e sociali che si occupa di formazione –vogliamo creare un’offerta formativa mirata alla domanda del mercato. Partiamo dalle esigenze dell’azienda. Affinché questo strumento possa ritenersi vincente – ha aggiunto – occorre comprendere quali siano le reali esigenze del mercato, ovvero capire quali figure professionali servono e conseguentemente avviare dei corsi di formazione mirati, che possano essere concretamente spendibili”.
Salvatore Cacciola, presidente di CNCA Sicilia, si è voluto soffermare sulle concrete opportunità di inclusione sociale che il Programma contiene per i ragazzi con disabilità. Si prevede, infatti, in caso di soggetti disabili o svantaggiati ai sensi della legge 381/91, un periodo di tirocinio di 12 mesi, invece di 6 mesi, inoltre, le aziende che successivamente decideranno di procedere alla loro assunzione, riceveranno maggiori incentivi economici. “Questi ragazzi possono imparare un mestiere, ma occorre lavorare molto sui loro genitori – ha ribadito Cacciola – fornire loro più informazioni possibili per far cogliere queste importanti opportunità per i loro figli”
Gli fa eco Tino Di Mauro, di Mettiamoci in Gioco. “Garanzia Giovani potrebbe essere una grande occasione per coloro che faticano doppiamente a trovare lavoro, come nel caso di ragazzi con disabilità o svantaggiati, il cui interesse – ha ribadito – è sempre al centro delle nostre attività. Pertanto occorre un’azione compatta da parte di tutti gli attori interessati, per far si che si questo strumento si trasformi in una concreta possibilità per il futuro di questi ragazzi”.